Partito debole, il titolo dell’istituto toscano ha dapprima registrato una fiammata, che l’ha portato in positivo, per poi fare marcia indietro e perdere terreno. Attorno alle 9,40, infatti, Mps è in asta di volatilità, dopo aver segnato un ultimo prezzo di 10,38 euro (-4,95%). Scambi intensi: sono passati di mano circa 1,5 milioni di pezzi, contro una media dell’intera seduta di 8,3 milioni circa negli ultimi trenta giorni.
Secondo gli operatori, il mercato sta ragionando sul prezzo dell’aumento di capitale, che dovrebbe essere deciso dal Cda giovedì prossimo. Stando a quanto scritto da un quotidiano nel week-end, lo sconto sul Terp si collocherà tra il 35 e il 40%. Nessun impatto, dicono i trader, dall’accorpamento di azioni.