Il Monte dei Paschi non rappresenta più un “problema” per l’Italia, come strumentalmente alcuni soggetti vogliono far credere e la fusione non è una soluzione obbligata visto il miglioramento dei conti della Banca e la presenza dello Stato – seppure temporanea – nella compagine proprietaria. Sono due delle affermazioni che il sindaco di Siena Bruno Valentini avrebbe fatto, come riporta una nota delle segreterie di Fabi, Fiba, Fisac, Ugl credito e Uilca, nell’incontro avuto questa mattina con i rappresentanti dei sindacati.
Un incontro che le organizzazioni sindacali avevano chiesto preoccupate per le affermazioni del presidente della Fondazione Mps Marcello Clarich che aveva parlato di fusione per il Monte e del rischio di trasferimento della Direzione generale.
Per quanto riguarda l’operazione di fusione – si legge ancora nella nota dei sindacati -, secondo il sindaco si tratterebbe di un’ipotesi non all’ordine del giorno in questo momento “in quanto la Banca ha bisogno di tempo per riposizionarsi sul mercato e recuperare credibilità e fiducia”. Mentre la Direzione generale, avrebbe sempre ribadito Valentini ai sindacalisti, dovrà rimanere a Siena, “come previsto nello Statuto della Fondazione” e proprio “l’Ente stesso deve esserne il primo garante”.
Il primo cittadino senese ha assicurato che si attiverà in tutte le sedi istituzionali per fare in modo che queste dichiarazioni abbiano un seguito concreto.