“L’iniziativa è frutto – come ha evidenziato l’assessore – del lavoro di tante realtà diverse che hanno unito le forze per una condivisione di risorse e obiettivi nell’ottica di fare rete sul territorio, così da avviare un progetto a più fasi per il raggiungimento di una possibile autonomia delle persone disabili e, in parallelo, aiutare le loro famiglie e rassicurarle per quando i loro figli saranno soli”.
“L’intenzione – per Letizia Pini, presidente di Futura dopo di noi – è quella di far diventare lo strumento della Fondazione un faro per il territorio, sia per le risposte alle famiglie e sia per l’Amministrazione, che potrà avvalersi dei percorsi validi cui far riferimento e modulare, in base alle esigenze, con le varie associazioni”.
Week-end del sollievo è stato già presentato in Regione dalla Società della Salute ed è stato selezionato tra i progetti pilota da sperimentare. Un percorso di autonomia a piccoli passi verso la vita adulta che si svilupperà in due fasi. La prima vedrà la costituzione di moduli semi-residenziali di tre giorni per otto utenti (10-22 marzo, 17-19 aprile, 15-17 maggio e 19-21 giugno). Gli operatori, presenti H24 alterneranno momenti di svago con attività per il rafforzamento dell’autonomia individuale (igiene personale, cura e igiene degli spazi dove si soggiorna, preparazione e consumo dei pasti). A seguire laboratori formativi: falegnameria e restauro di arredi, manutenzione di orto e giardino, comunicazione, ecc., propedeutici all’obiettivo finale: la piena autonomia.
La fase successiva sarà, invece, con il coinvolgimento di professionalità specifiche per i casi di disabilità più gravi. Infine la terza fase: la creazione di una piccola casa per ferie all’interno di un antico monastero, in grado di esprimere la ricchezza dell’incontro e della diversità, che offra la possibilità agli ospiti disabili di svolgere attività occupazionali e ai viaggiatori di vivere il turismo con altri occhi.
Soddisfazione da parte di Giuseppe Gugliotti, presidente di Fondazione Monastero, e sindaco di Sovicille, che vede nel progetto “un contributo significativo nel percorso di crescita nelle opportunità a favore della diversa abilità. Oggi inizia a concretizzarsi un’idea, a lungo studiata dai diversi soggetti coinvolti nell’iniziativa e con essa si consolida quella sinergia di sistema, la sola in grado di dare risposte significative e appropriate alle necessità. La progettualità che stiamo iniziando, si incardina bene nella nostra missione: gestire per scopi sociali e culturali lo splendido complesso del Monastero di Costafabbri – il più antico monastero della Toscana – messo a disposizione della comunità dalla straordinaria generosità delle Suore Vincenziane”.
Perché come ha sottolineato Massimo Vita, membro del consiglio di Futura, “è necessario dare un segno tangibile a sostegno dei nostri assistiti, soprattutto quando si tratta di gravi disabilità”.
Un progetto ambizioso, ma possibile, per questo ha avuto l’appoggio della Società della Salute senese, che lo ha fatto proprio presentandolo in Regione. Il Direttore Marco Picciolini ricordando che l’autonomia si può ampliare nel tempo, proprio grazie a esperienze di questo genere, si è dichiarato estremamente interessato e convinto della progettualità presentata. “Dopo il periodo di sperimentazione l’augurio è che la Regione ne riconosca la validità così da finanziarlo e inserirlo all’interno delle “buone pratiche” da intraprendere a livello toscano”.
E l’associazione Riabilita è la prima che ha risposto alla chiamata offrendosi come apripista per un’iniziativa comune. “Lavorare al progetto di “autonomia”, offertoci da Fondazione Futura – ha detto il presidente Alessandra Gorgeri – rappresenta una grande opportunità di crescita ai tanti soggetti a cui è rivolto. L’opportunità di vivere la propria vita, affinché chi non ha mai avuto voce possa essere ascoltato e affinché, chi è sempre stato trasparente, possa essere finalmente visto e non considerato più come l’ultima ruota del carro. In sintesi fornire strumenti sempre più adeguati a chi non sa chiederli”.