Economia reale: Negli States, a gennaio, le vendite dei grossisti calano del 3,1% m/m e il numero dei posti vacanti sale a 4,998 Mln di unità. A febbraio, arretrano le vendite al dettaglio dello 0,6% m/m e l’indice dei prezzi alla produzione dello 0,5% m/m (-0,6% a/a). Nella settimana conclusasi il 6 marzo le nuove richieste di ipoteche decrescono del 1,3% t/t, mentre in quella chiusasi il 7 marzo le richieste di sussidi di disoccupazione si attestano a 289 mila unità. L’indice relativo alla fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, cala a 91,2 p. a marzo. Nell’Area Euro, a gennaio, la produzione industriale cresce dell’1,2% a/a; tuttavia delude la rilevazione congiunturale (-0,1%). A marzo, migliora ulteriormente l’indice Sentix relativo alla fiducia degli investitori (18,6 p.). Al via ufficialmente lunedì scorso il QE della Bce. In Germania, nel 4Q 2014, permane l’andamento positivo del costo del lavoro (+2% t/t) in controtendenza rispetto all’Area Euro. A gennaio il surplus della bilancia commerciale scende, rispetto al mese precedente, a €15,9 Mld (da €21,6) deludendo il consensus. A febbraio, l’indice dei prezzi al consumo evidenzia una crescita dello 0,9% m/m (+0,1% a/a); il dato armonizzato UE segna un +1% sia su base mensile che annua; in accelerazione anche l’Indice dei prezzi all’Ingrosso (+0,5% m/m e -2,1% a/a). In Italia il debito pubblico mensile sale a €2.165,90 Mld a gennaio; nello stesso mese, la produzione industriale scende dello 0,7% su base congiunturale. A febbraio, lieve ripresa dell’inflazione: l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% a/a (dato armonizzato Ue).
Tassi di interesse: si abbassano la curva dei rendimenti dei treasury americani e quella degli omologhi europei. Nuovi minimi dal 2010 per lo spread BTP10y-Bund sceso sotto quota 90 pb. Nuovo minimo anche per l’Euribor 3M allo 0,025%.
Valute: in apprezzamento generalizzato il biglietto verde, con il cambio €/$ sceso in prossimità di 1,05, livello minimo dal 2003. Da sottolineare il cambio €/£ ai minimi dal 2007 che ha toccato quota 0,70. Sul fronte emergenti, forte indebolimento per il real brasiliano.
Materie prime: torna a calare il petrolio con il Brent sceso a quota 55$/b. Misti i metalli industriali; negativi i preziosi, con l’oro tornato ai minimi da tre mesi; migliore tra le agricole il grano con i prezzi in rialzo a causa di prevista siccità negli Usa.
Borse: negative quelle statunitensi. Prosegue il rally in Europa con nuovi massimi dal 2007 segnati dall’indice Stoxx 600. In Europa, positivi i principali settori ad eccezioni di risorse di base, utility ed energetici. Bene la borsa giapponese con il Nikkei ai massimi dal 2000.