Non si presentano con la coppola e la lupara, ma si infiltrano nelle aree dell’economia legale: hanno iniziato con il riciclaggio del denaro illecito, ma negli ultimi anni – anche in Toscana – hanno trovato terreno fertile nel tessuto economico indebolito dalla crisi, aggredendo settori di attività che fino ad oggi si credevano immuni, quali gli appalti pubblici, il mondo alberghiero e le attività commerciali.” Questo il commento di Marco Manneschi, consigliere regionale di Popolo toscano – promotore, insieme al consigliere regionale del PD, Marco Spinelli – dell’incontro di venerdì a Siena, nella sala del Conscistoro di Palazzo Comunale, “Mafie in Toscana? Conoscere per difendere e diffondere la legalità”. Incontro al quale hanno partecipato Salvatore Vitello, Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Siena, Renato Scalia, della Fondazione Caponnetto e il Sindaco di Siena, Bruno Valentini che ha aperto l’incontro impegnandosi a rendere noti i risultati del convegno alla Città. Presenti in sala le Autorità cittadine e le Forze di Polizia.
Marco Spinelli ha illustrato i risultati dell’indagine conoscitiva condotta dalla prima commissione “Affari istituzionali” sulla criminalità organizzata in Toscana, lanciando un grido d’allarme: “Gli episodi di infiltrazione mafiosa nella provincia di Siena sono in aumento. Non dobbiamo mai abbassare la guardia: occorre vigilare su appalti e lavori pubblici.” Sulla stessa lunghezza d’onda Renato Scalia.
“Dalle indagini condotte dalla Procura emerge la presenza, anche in provincia di Siena, di organizzazioni criminali collegate alla mafia”. – ha spiegato il Procuratore Vitello, ricordando che un atteggiamento omertoso rappresenta il terreno più fertile per la sopravvivenza e la diffusione delle mafie e invitando i cittadini a denunciare le situazioni a rischio.
A conclusione dell’incontro il consigliere regionale Marco Manneschi ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio regionale permanente sulle attività della criminalità organizzata in Toscana.