Se la scorsa settimana era stata la prospettiva di un ingresso dello Stato italiano nel capitale, attraverso il pagamento in carta degli interessi dei cosiddetti Monti bond, a spingere le quotazioni, oggi è stato lo scenario di M&A ad accendere gli acquisti.
Nel week end il presidente del gruppo, Alessandro Profumo, è stato chiaro sulle prospettive di aggregazione della banca senese: “L’aggregazione è certamente nella prospettiva di Mps – ha detto Profumo a Il Sole 24 Ore pur precisando di non avere dossier sul tavolo -. Il capitale che chiediamo agli azionisti – ha proseguito – andrà remunerato. Per farlo c’è bisogno di una redditività rilevante che, ormai, si puo’ ottenere solo con le sinergie che derivano da un’aggregazione”.
Secondo indiscrezioni riportate da Il Messaggero, sembra possibile un progetto di integrazione che coinvolga Siena insieme a due istituti popolari: Ubi e Banco Popolare. Lo stesso quotidiano parla anche di un presunto interesse da parte del gruppo assicurativo statale cinese Hanwha Asset Management.