Sul mercato monetario, l’Euribor è in ribasso su tutte le scadenze eccetto quello ad 1M stabile allo 0,001%; il 3M fissa allo 0,052%, il 6M allo 0,132% e l’Euribor a 1Y allo 0,271%. In ribasso il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,029%. La BC del Sudafrica lascia invariato il tasso di riferimento a 5,75%.
In rialzo i rendimenti dei treasury su tutte le scadenze. In calo i rendimenti degli omologhi europei tranne per le lunghe scadenze. In ribasso i rendimenti dei titoli di Stato italiani sulla parte medio-breve della curva con il rendimento sul decennale che sale all’1,76% ed il differenziale rispetto al bund a 125 p.b. In rialzo gli spread dei periferici eccetto quello ellenico. In lieve calo il cds iralndese. Il tesoro italiano colloca bond a tasso variabile a 5Y per €1,75 Mld con yield allo 0,87%, emette anche €3,5 Mld di Btp a 10 anni e €3 Mld a 5 anni con rendimento in ribasso, rispettivamente a 1,62% e 0,89%. Nell’area Euro, a gennaio, si registra un leggero miglioramento dell’indice del sentimento economico che fissa a 101,2 p. (da 100,7) tuttavia calano l’indice di fiducia sui servizi e quello industriale, rispettivamente, a 4,8 p. (da 5,6 p.) e a -5 p. (da -5,2 p.); stabile a -8,5 p. l’indice di fiducia al consumo. In Italia, a gennaio, l’indice di fiducia dei consumatori e delle imprese, aumentano in misura significativa, rispettivamente, a 104 p. (massimo da sei mesi) e a 91,6 (livello più alto da settembre 2011). La Germania, nello stesso mese, entra in deflazione (non accadeva del 2009) con gli indici CPI e CPI armonizzato che scendono rispettivamente a -0,3% a/a e -0,5% a/a. Negli States, nella settimana chiusasi il 24 gennaio, scendono le richieste di disoccupazione a 256 mila unità (ai minimi dal 2000). In Giappone, a dicembre, le vendite a dettaglio crescono dello 0,2% a/a, registrando il sesto mese consecutivo di rialzi.
L’euro si apprezza vs $, mentre il rublo e la lira turca rimangono sotto pressione.
Chiusura in negativo per le principali commodities. Tra i ribassi più significativi si segnala quello del gas naturale (-5,4%) a seguito dei notevoli incrementi delle forniture di gas liquido dall’Asia.
FTSE Mib: 0,56%
I migliori del FTSE Mib: WORLD DUTY FREE 8,98% DAVIDE CAMPARI 4,11% STMICROELEC.N.V 3,79% I peggiori del FTSE Mib: TENARIS -4,27% SAIPEM -4,50% BMPS -5,65% I competitors sul listino: BMPS -5,65% BANCOPopolare -0,62% INTESA 1,24% BPM -2,59% UNICREDIT 0,37% B P EMILIA 0,91% UBI BANCA 0,16%