La recente sentenza della Corte costituzionale, infatti, ha in parte abrogato la legge regionale sul commercio, che prevedeva distanze minime fra le medie strutture di vendita (quelle fino a 1.500 mq.). In queste condizioni, a Isola d’Arbia potrebbero collocarsi 7-8 medie strutture, senza necessità di autorizzazione. La richiesta avanzata dai privati proprietari dei capannoni in disuso va invece in direzione di una grande struttura di vendita (oltre i 1.500 mq.)”. Così interviene l’assessore all’Urbanistica del Comune di Siena, Stefano Maggi.
“Sul procedimento in atto – prosegue Maggi – va spiegato che si è soltanto tenuta in via preventiva la Conferenza dei servizi, composta da diversi enti territoriali tra cui la Regione Toscana, la Provincia di Siena e 11 Comuni dell’area. Enti che non intendono fare scelte urbanistiche senza considerare i legittimi interessi delle realtà commerciali cittadine esistenti. Le elaborazioni della Conferenza saranno prese in esame e la nuova destinazione dell’area sarà eventualmente recepita in una variante al Regolamento urbanistico che – come sempre in questi casi – dovrà passare dalla discussione, adozione e approvazione del Consiglio Comunale, un procedimento lungo. Naturalmente prima di qualsiasi passaggio in Consiglio Comunale verrà aperto un percorso di confronto con associazioni di categoria, commercianti e consumatori .
E’ volontà dell’Amministrazione, comunque, non tenere ingessato il territorio, ma riqualificarlo dal punto di vista urbanistico e ambientale, soprattutto attraverso interventi di recupero di volumi degradati come quelli in oggetto. Questo tipo di operazioni può generare, infatti, ricadute economiche e occupazionali di segno positivo. Cioè una grande struttura di vendita può attrarre a Siena clienti, non soltanto Senesi, ma anche di tutta la parte sud della Toscana.
La nuova destinazione è in ogni caso legata al cambiamento già programmato della viabilità nella zona, che è già migliorata con la bretella Isola-Renaccio, e in seguito sarà caratterizzata dalla nuova strada Cassia di collegamento con le arterie Firenze-Grosseto e Siena-Bettolle. A Isola c’è persino la stazione ferroviaria chiusa al servizio passeggeri di Siena Zona Industriale, il cui nome richiama il progetto iniziale, che purtroppo è fallito per il generale ridimensionamento manifatturiero che ha caratterizzato tutta Italia.
In ogni caso – conclude Maggi -, già il sindaco Bruno Valentini, in più occasioni, ha espresso la volontà di confrontarsi con le associazioni di categoria e gli operatori interessati, nonché di coinvolgere pienamente il Consiglio seguendo tutte le procedure previste per legge, al fine di individuare le migliori ipotesi di recupero dell’area”.