Sul mercato monetario, recupera l’Euribor a 1M che fissa al -0,001%, invariati il 3M e il 6M rispettivamente allo 0,055% e 0,141%, scende l’Euribor a 1Y allo 0,282%. In rialzo il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,068%. La BCE lascia invariati i tasso di riferimento. Draghi annuncia un programma di acquisto di titoli di Stato sul secondario (con maturity da 2 ai 30 Y, anche con yield negativi) che ammonta a €60 Mld al mese, a partire da marzo 2015 fino a settembre 2016. Il QE potrà continuare finché il tasso di inflazione non si sarà avvicinato al 2%. Le BC nazionali dei paesi interessati garantiranno le eventuali perdite sui titoli acquistati per una quota pari all’80% del totale. Per quanto riguarda i limiti degli acquisti, premesso che l’acquisto è proporzionale alla quota di partecipazione al capitale della BCE, non saranno acquistati più del 25% di ogni emissione e non più del 33% del debito di ciascun emittente. Possibilità di acquisto di titoli ellenici da luglio 2015.
In ribasso i rendimenti dei Btp con il decennale che fissa al nuovo minimo storico dell’1,56%. In lieve controtendenza gli omologhi europei e americani nel tratto a breve-medio termine della curva. Il differenziale Btp-Bund sceso sotto i 112 pb. Scendono anche gli spread degli altri periferici e i prezzi dei relativi cds a 5Y. La Francia colloca €465 Mln con scadenza 2024, €765 Mln con scadenza 2021, €270 Mln con scadenza 2018, €2,879 Mln con scadenza 2017, €4,041 Mld con scadenza 2019 e €1,575 Mld con scadenza 2021 con yield rispettivamente pari a -0,36%, -0,57%, -0,41%, -0,07%, 0,12% e 0,32%. In Italia, a novembre, crollano gli ordini industriali (-1,1% m/m) e il fatturato scende dello 0,6% m/m (-1,6% a/a). Negli States, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana chiusasi il 17 gennaio si attestano alle 307 mila unità (da 317 mila rilevate la settimana precedente).
Tra le valute, la divisa unica europea scende sotto quota 1,15 vs il $ a seguito dell’annuncio relativo al QE. In deprezzamento il CHF e la corona norvegese nei confronti delle altre valute ad eccezione dell’€. Tra le valute emergenti, positive il rublo, la lira turca e il rand sudafricano.
Tra le commodity, in calo i prezzi del petrolio in scia all’aumento delle scorte settimanali di greggio statunitense. Positivo l’oro che quota sopra area i 1300 $/oncia.
FTSE Mib: +2,44%
I migliori del FTSE Mib: B P EMILIA 4,73% MEDIOLANUM 4,40% SAIPEM 4,37% I peggiori del FTSE Mib: GTECH -0,66% SALVAT FERRAGAMO -0,95% TOD’S -1,64% I competitors sul listino: BMPS 3,31% BANCO Popolare -0,41% INTESA 2,11% BPM 3,06% UNICREDIT 3,70% B P EMILIA 4,73% UBI BANCA 1,92%