Sul mercato monetario, Euribor in ribasso su tutte le scadenze: l’1M fissa al -0,005%, il 3M allo 0,055%, il 6M allo 0,142% e l’Euribor ad 1 anno allo 0,284%. In rialzo il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,075%. La BC turca taglia al 7,75% (da 8,25%) il costo del denaro in linea con la richiesta del premier Erdogan su un maggior sostenimento dell’economica domestica.
In ribasso i rendimenti dei Treasury statunitensi; in rialzo gli omologhi europei ad eccezione del 30Y. Misti i rendimenti dei Btp, con il decennale italiano salito introno l’1,68% e il differenziale Btp-Bund sostanzialmente stabile a 122,5 pb. In significativo rialzo gli spread di Lisbona ed di Atene; in calo i prezzi dei cds a 5Y ad eccezione di Dublino. Il Tesoro spagnolo colloca €4,2648 Mld di Bono a 1Y con yield 0,213%, €784,87 Mln a 6M con rendimento dello 0,105%. Per l’Eurozona, il Fmi rivede al ribasso le stime di crescita del Pil 2015 (+1,2% da +1,4%) e 2016 (+1,4% da +1,7%); a gennaio, si registra una forte accelerazione dell’indice ZEW per le aspettative future, a 45,2 punti (da 31,8 p.). In Germania, a gennaio, l’indice Zew sulle aspettative future balza a 48,4 punti, ai massimi dallo scorso febbraio, e migliora anche l’indicatore sulla situazione corrente (a 22,4 p.). In Italia, a novembre, il surplus commerciale cala a €3,54 Mld; inotre, il Fmi abbassa le stime di crescita del Pil italiano per il 2015 e il 2016, rispettivamente allo 0,4% e 0,8%. In controtendenza la revisione per gli States, il cui Gdp per il 2015 è atteso in crescita del 3,6%; lieve flessione, a gennaio per l’indice NAHB sull’edilizia abitativa (a 57 p.). In Cina, nel 2014 il Pil è cresciuto del 7,4%, ai minimi dal 1990 e si registra una lieve accelerazione della produzione industriale a dicembre (+7,9% a/a). Il Fmi ribassa le stime sulla crescita mondiale, al 3,5% nel 2015 e al 3,7% nel 2016.
Tra le valute, il cross €/$ (-0,3%) scende sotto 1,16. In appezzamento generalizzato il biglietto verde vs le altre valute ad eccezione del CHF. Debole lo yen che perde per il 3° giorno vs $.
Tra le commodity, negativi il gas naturale (-8,8%) e il Wti (-3,2%), in scia alle previsioni del Fmi sul prezzo del petrolio, che nel 2015 dovrebbe rimanere sugli attuali livelli per poi risalire marginalmente nel 2016. Positivo l’oro (+1,2%), appena sotto la soglia dei 1300 $/oncia.
FTSE Mib: +0,91%
I migliori del FTSE Mib: B P EMILIA 7,12% BANCO POPOLARE 5,67% MEDIASET 4,46% I peggiori del FTSE Mib: GTECH -1,87% TENARIS -1,90% SAIPEM -3,88% I competitors sul listino: BMPS 3,15% BANCO Popolare 5,67% INTESA 1,34% BPM -0,66% UNICREDIT 1,12% B P EMILIA 7,12% UBI BANCA 3,10%