Sul mercato monetario, l’Euribor scende ai minimi su tutte le scadenze: l’1M allo 0,002%, il 3M allo 0,06%, il 6M allo 0,152% e l’Euribor ad 1 anno allo 0,299%. Rimane invariato il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,067%. La PBOC fornirà alle banche cinesi 50 Mld di yuan ($8,1 Mld) a tassi scontati per supportare l’economia domestica.
In rialzo i rendimenti dei Treasury statunitensi; in lieve ribasso gli omologhi europei, ad eccezione del bund decennale. Scendono gli yield italiani con il Btp-10Y intorno l’1,66%, e il differenziale Btp-Bund, intorno i 120 pb. Si restringono anche gli spread degli altri periferici, ad esclusione di Atene; in ribasso i prezzi dei Cds a 5Y, ad eccezione di Dublino. Il Tesoro inglese colloca titoli a breve termine per un controvalore complessivo di £3 Mld con rendimenti a 1M, a 3M e a 6M in ribasso, rispettivamente allo 0,331%, allo 0,396% e allo 0,474%. Sul fronte macro, in Area Euro, confermata la stima preliminare del Cpi di dicembre (-0,2% a/a) mentre viene rivisto al ribasso il dato sull’inflazione core allo 0,7% a/a; sempre nel mese di dicembre, nell’UE27 accelerano le immatricolazioni di nuove auto (+4,7% a/a), così, dopo 6 anni, il 2014 torna a registrare una crescita del mercato automobilistico. In Germania, a dicembre, inflazione è confermata allo 0,2% a/a, il più basso livello dall’ottobre del 2009. In Italia, a novembre, il surplus delle partite correnti scende a 3,482 Mld. Nel bollettino economico, la Banca d’Italia prevede l’Ipca in calo dello 0,2% a/a quest’anno e in recupero nel 2016 (+0,7%); ribassata la stima del Pil domestico per il 2015 allo 0,4% (dall’1,3% stimato a luglio) mentre nel 2016 la crescita accelererà a +1,2%; tuttavia, l’Autorità sottolinea che un QE “aggressivo” da parte della Bce avrebbe un effetto positivo sul Pil italiano di uno 0,5% nel prossimo biennio. Negli Stati Uniti, a dicembre, l’inflazione scende allo 0,8% a/a (minimo da ottobre 2009) e la produzione rallenta al 4,9% a/a; a gennaio, l’indice di fiducia dei consumatori rilevato dall’Università del Michigan balza ai massimi dal 2004 (a 98,2 p.).
Tra le valute, prosegue la debolezza dell’euro, con il cross €/$ (-1%) poco sopra l’1,15 e il cambio €/£ (-0,6%) sceso sotto area 0,76 intraday. Debole il franco svizzero, dopo il rally di ieri.
Positive le principali commodity; il Wti (+1,4%) e il Brent (+1%) guadagnano in scia all’annuncio del’Eia sul taglio delle stime dell’offerta di greggio da parte dei paesi non-Opec.
FTSE Mib: +2,18%
I migliori del FTSE Mib: BANCO POPOLARE 4,35% SALVAT FERRAGAMO 4,19% FINMECCANICA 4,04% I peggiori del FTSE Mib: GTECH -0,90% BMPS -0,99% WORLD DUTY FREE -4,95% I competitors sul listino: BMPS -0,99% BANCOPopolare 4,35% INTESA 1,46% BPM 2,41% UNICREDIT 2,85% B P EMILIA 2,61% UBI BANCA 1,45%