Sul mercato monetario, scendono l’Euribor a 1M e a 6M, rispettivamente allo 0,008% e allo 0,166%; in rialzo il 12M, allo 0,318%, invariato l’Euribor a 3M, allo 0,071%. In calo il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,063%.
In rialzo i rendimenti dei Treasury statunitensi (ad eccezione del 2Y); in lieve ribasso gli omologhi europei. Scendono anche gli yield italiani nel tratto della curva compreso tra 3Y e 10Y, con il decennale che fissa all’1,77%, e il differenziale Btp-Bund, intorno i 132 pb. Si restringono anche gli spread degli altri periferici, Lisbona esclusa; poco mossi i prezzi dei Cds a 5Y,. Il Tesoro italiano colloca Btp a 3Y per €3Mld, a 7Y per €2,5 Mld e Btp a 15Y per €1,5 Mld, con rendimenti in calo rispetto alle precedenti aste, rispettivamente allo 0,61%, all’1,29% e al 2,46%. La Germania emette bond index-linked con scadenza 2030 per un controvalore di €772 Mln con rendimento negativo del -0,19%. Sul fronte macro, in Germania, a dicembre, prosegue il calo dell’indice dei prezzi all’importazione (-2,3% a/a). In Italia, a novembre, su base annua si registra il quinto calo consecutivo per la produzione WDA (-1,8%), anche se inferiore al dato di ottobre (-3% a/a). In Gran Bretagna, a dicembre, l’inflazione scende allo 0,5% a/a (minimo da maggio del 2000) con una variazione mensile nulla del Cpi. Negli States, a dicembre, l’indice di ottimismo delle piccole imprese membri di NFIB sale a 100,4 punti, ai massimi da ottobre 2006, e a novembre giungono a 4,972 Mln di unità i Jolts (l’eccesso di offerta di lavoro o posti vacanti), livello massimo dal 2001. In Cina, si registra un balzo oltre le attese per le esportazioni (+9,7% a/a a dicembre).
Tra le valute, deprezzamento generalizzato della moneta unica, con il cross €/$ (-0,4%) sui minimi da nove anni, sotto l’1,18, e il cambio €/JPY (-0,4%) sceso sotto area 140. Tra le valute emergenti, torna a deprezzarsi il rublo russo; in controtendenza la lira turca e il rand sudafricano.
Tra le commodity, intraday la quotazione del Wti (-1,3%) ha superato quella del Brent (-3,9%) per la prima volta da un anno e mezzo, entrambi intorno i 45,5 $ al barile, in scia alla debolezza dell’economia europea e al venir meno dei controlli sulle esportazioni di greggio statunitense. Positivo il gas naturale (+2,7%). Negativo il rame (-3%).
FTSE Mib: +1,96%
I migliori del FTSE Mib: YOOX S.P.A. 5,09% SAIPEM 4,44% TELECOM ITALIA 4,39% I peggiori del FTSE Mib: PRYSMIAN 0,27% LUXOTTICA 0,11% BMPS 0,09% I competitors sul listino: BMPS 0,09% BANCO Popolare 0,95% INTESA 3,01% BPM 4,04% UNICREDIT 2,36% B P EMILIA 2,33% UBI BANCA 1,32%