Sul mercato monetario, l’Euribor a 6M e a 12M fissano in ribasso, rispettivamente allo 0,167% e allo 0,317%; in rialzo il 3M, allo 0,071%, invariato l’Euribor a 1M, allo 0,009%. In ripresa il tasso overnight Eonia che venerdì fissava al -0,047%.
In ribasso i rendimenti dei Treasury statunitensi (ad eccezione del 30Y); misti e poco mossi gli omologhi europei. In ribasso gli yield italiani con il decennale che fissa all’1,81% e il differenziale Btp-Bund scende intorno i 140 pb. Si restringono anche gli spread degli altri periferici e calano i prezzi dei Cds a 5Y, Lisbona esclusa. Il Tesoro italiano colloca Bot annuali per un controvalore di €8 Mld e con rendimento ai minimi dall’introduzione dell’euro, allo 0,243% (dallo 0,418% della precedente asta di dicembre). La Germania colloca €1,743 Mld in titoli di Stato semestrali con yield negativo in ribasso, al -0,1565%. Il Tesoro francese colloca €2,991 Mld in bond trimestrali, €1,594 Mld semestrali ed €1,995 Mld annuali, con rendimenti, rispettivamente, del -0,107%, del – 0,101% e del -0,097%. Sul fronte macro, a novembre, il superindice elaborato dall’OCSE registra un lieve miglioramento a 100,5 punti (da 100,4); tuttavia, l’indicatore per la Zona Euro rimane invariato (a 100,6 p.) e peggiora in Germania e in Italia (a 99,5 e 101 punti), dove la crescita ha perso slancio, secondo l’organizzazione con sede a Parigi. In Giappone e negli USA l’indicatore resta stabile, mentre migliora in Francia (a 100,3 p.). Negli States, a dicembre, l’indice della Fed sulle condizioni del mercato del lavoro statunitense balza ai massimi da maggio dello scorso anno, a 6,1 punti. Bankitalia comunica che a novembre rallenta la caduta dei prestiti bancari al settore privato (-1,6% a/a dal -2,1% di ottobre) e il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze scende al 18,4%.
Tra le valute, prosegue la forza del dollaro con il cross €/$ appena sopra l’1,18. Si apprezza lo yen giapponese, considerata una valuta sicura dagli operatori, con il cross €/¥ a quota 140.
Negative le principali commodity, in particolare il comparto energetico, con le quotazioni del Wti e del Brent che perdono il 4,1% e il 5,1%, in scia al taglio delle stime sui prezzi del greggio per il 2015 operato da Goldman Saches. Negativo anche il gas naturale e il rame. Torna sopra i 1.220 $ l’oncia la quotazione dell’oro.
FTSE Mib: +0,95%
I migliori del FTSE Mib: CNH INDUSTRIAL 3,27% ATLANTIA 2,79% PIRELLI & C 2,78% I peggiori del FTSE Mib: TENARIS -2,56% BMPS -2,61% SAIPEM -9,71% I competitors sul listino: BMPS -2,61% BANCO Popolare -2,03% INTESA 2,20% BPM 1,49% UNICREDIT 1,18% B P EMILIA -1,76% UBI BANCA -0,75%