Premio Estra per lo Sport, la premiazione al CONI della VII edizione. Storie di solidarietà, di integrazione e di inclusione, gesti semplici, coraggiosi in territori a rischio di degrado sociale e tante iniziative rivolte ai più vulnerabili della società che resterebbero sconosciute all’opinione pubblica senza il racconto giornalistico. Un solo denominatore comune, lo sport: un’ottima palestra di vita e motore di emozioni, capace di valorizzare le potenzialità e le doti, anche umane, di chi lo pratica.
Si confermano questi i valori e i temi protagonisti della VII edizione del Premio giornalistico “Estra per lo Sport: l’energia delle buone notizie”, promosso da ESTRA S.p.A, multiutility a partecipazione pubblica, in collaborazione con USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) ed SG Plus, iniziativa che anche quest’anno ha ottenuto un grande successo con oltre mille servizi selezionati. Seguendo questa linea, per il settimo anno consecutivo, il Premio Estra per lo Sport ha voluto dare un riconoscimento per l’adempimento dell’attività giornalistica ai professionisti e ai pubblicisti regolarmente iscritti all’ordine di categoria.
Ad aprire la cerimonia di premiazione, ospitata nel Salone d’Onore del CONI a Roma è stato Giovanni Malagò, presidente del Coni che ha dichiarato: “Quella del Premio Estra per lo Sport è una bella storia iniziata 7 anni fa. Grazie a Estra che lo rende possibile e all’USSI, che è a tutti gli effetti un organismo sportivo. Oggi è molto difficile far emergere le belle storie, le cattive notizie fanno più presa e circolano più velocemente e questo rende complicato il mestiere del giornalista. Il Premio, per sua natura, offre invece la giusta visibilità a persone che si sono occupate di temi non proprio popolarissimi e che sono riuscite invece a regalarci vere e proprie chicche. Chi oggi riceve questo riconoscimento è stato capace di scoprire storie di nicchia, che non tutti racconterebbero. Questo è il grande valore aggiunto del Premio Estra per lo Sport”.

“Ogni anno il Premio ci offre la possibilità di riconoscere e valorizzare il ruolo fondamentale dello sport come strumento di crescita, inclusione e sviluppo sociale – ha dichiarato il presidente esecutivo di Estra, Francesco Macrì nel corso della premiazione della VII edizione del Premio giornalistico “Estra per lo Sport: l’energia delle buone notizie” -. Il giornalismo sportivo ha il potere di trasformare storie straordinarie in esempi concreti di resilienza e cambiamento. Siamo orgogliosi di aver dato continuità a questa iniziativa nel corso di questi anni contribuendo a diffondere un messaggio di positività e di impegno per la comunità e oggi ne raccogliamo i frutti con la partecipazione di oltre mille servizi candidati, tutti meritevoli: numeri che non fanno che confermare il valore del progetto”.

Gianfranco Coppola ha commentato il Premio con queste parole: “I premi giornalistici vanno condivisi con i nostri corrispondenti sui territori, grazie ai quali si scoprono storie che poi sono apprezzate da tutti. Il giornalismo negli ultimi anni ha alzato la sua qualità. Siamo un’associazione benemerita del CONI, come presidente posso assicurare che nessun presidente è stato capace come Giovanni Malagò di affratellare il nostro mondo.”
Alla premiazione resenti in sala i membri della giuria e importanti rappresentanti delle istituzioni politiche e sportive.

I VINCITORI DELLA VII EDIZIONE DEL PREMIO ESTRA PER LO SPORT
• Categoria Carta Stampata: Marco Iaria (Sportweek) con l’articolo “Finalmente liberi di giocare”
• Categoria Web e Blog: Mariano Sisto (corriere.it) con il servizio “Vanni Oddera motociclista freestyle nelle corsie dell’ospedale ‘Così regalo un sorriso ai bimbi malati’ ’”
• Categoria Televisione e Radio: Francesca Benvenuti (TgCom24) con il servizio “Lo sport nelle periferie del mondo”
• Premio Speciale “Estra per il territorio”: Tommaso Giani (Corriere Fiorentino) con l’articolo “La sfida di avvicinare dei giovani calciatori ai malati terminali”
• Premio Speciale “Daniele Redaelli”: Alessandro Vinci (7 Corriere della Sera) con l’articolo “Nadia Nadim: sono scappata, mi sentivo persa. Il calcio è il mio posto sicuro”
• Premio Speciale “Donna di sport”: Lucia Blini
• Premio Speciale “Alla Carriera”: Iacopo Volpi
La cerimonia è stata trasmessa in diretta sui canali YouTube e Facebook di Estra SpA

LE DICHIARAZIONI DEI VINCITORI DELLA VII EDIZIONE DEL PREMIO ESTRA PER LO SPORT
Tommaso Giani: “Vorrei allargare il premio ai protagonisti della storia che ho raccontato. Nell’articolo si racconta come i ragazzi si avvicinino alle persone malate e come da questa esperienza imparino tanto.”
Alessandro Vinci: “Un onore ricevere questo premio, non ho conosciuto Daniele, ma ho letto decine di suoi articoli. La storia di Nadia Nadim è sinonimo di perseveranza e di passione. È una ragazza partita da un contesto complesso, nonostante questo è riuscita a diventare una calciatrice e a conseguire una laurea in medicina. Spero che questo premio dia ulteriore visibilità al calcio femminile, che è in grande crescita.”
Mariano Sisto: “E’ stato difficile entrare nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Genova, ma sono contento di avere raccontato questa storia, grazie alla quale i bambini tornano a essere solo bambini.”
Francesca Benvenuti: “Non conoscevo il volontariato sportivo, ma grazie al CSI ho scoperto ragazze e ragazzi che viaggiano per il mondo per aiutare gli altri. Si parla spesso di superficialità dei giovani, ma la loro volontà di portare lo sport dove non c’è nulla, è un grande regalo che ci fanno.”
Massimo Achini: “Porto il grazie di oltre 250 ragazze e ragazzi. Come CSI abbiamo sfidato i giovani e lo sport. I giovani che partono con grande entusiasmo verso le periferie del mondo sono speranza per l’umanità di oggi.”
Marco Iaria: “Solitamente mi occupo di business dello sport ma da cittadino sono molto vicino alle istanze di chi lotta per l’inclusione contro ogni discriminazione. La storia della squadra composta esclusivamente da persone transgender fa emergere la forza dello sport perché le aiuta a ritornare a vivere con consapevolezza il proprio corpo, rappresentando così un valore aggiunto per le loro esistenze.”
Lucia Blini: “Sono davvero commossa, ogni volta che entro al CONI è emozionante vedere il conto alla rovescia verso le Olimpiadi, che sono da sempre per me un grande sogno. La passione che sento per lo sport si rinnova continuamente, mi permette dopo tanti anni di vivere questo mestiere con grande coinvolgimento.”
Iacopo Volpi: Sono felice perché conosco la storia di questo Premio, ho visto chi è stato premiato negli anni precedenti. Sono stato un modesto agonista, ma ho sempre praticato uno sport di squadra. Da soli non si riesce a fare nulla, quando si è capaci di lavorare insieme si è ancora più realizzati e soddisfatti.”
