I Carabinieri della Stazione di Monteroni d’Arbia hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria sei giovani che nella notte di Halloween, nei pressi di una discoteca a Monteroni d’Arbia, hanno scatenato una rissa dopo aver ingiuriato e aggredito due coetanei.
Il fatto è accaduto nella notte tra il 30 e il 1° novembre scorso dopo che le due giovani vittime avevano deciso di passare la serata di Halloween in discoteca in compagnia di amici. Intorno alle 4 del mattino i due giovani si sono diretti verso l’uscita della discoteca. Fuori dal locale, sono stati avvicinati da un gruppo di coetanei che, con atteggiamento esuberante, dapprima hanno insultato uno dei due, di colore, con frasi ingiuriose razziste e, successivamente, hanno aggredito il malcapitato con colpi al viso e alla testa, tanto da causarne la caduta a terra.
Vedendo l’amico a terra, nel tentativo di difenderlo, la seconda vittima è intervenuta in soccorso ma è stata a sua volta colpita, tanto che è stato necessario l’intervento di altri ragazzi che hanno assistito alla scena per farli desistere.
Dopo pochi minuti, secondo la ricostruzione accusatoria, è avvenuta una nuova aggressione: le due vittime, infatti, che avevano raggiunto nel frattempo un venditore ambulante di panini, sono state nuovamente accerchiate dagli stessi assalitori e il ragazzo di colore avrebbe nuovamente ricevuto insulti razziali. Il compagno, nuovamente intervenuto per difenderlo, ha riportato lesioni al volto e alle costole.
Ad allertare i Carabinieri sono stati gli altri giovani presenti che hanno assistito all’aggressione, ma al loro arrivo i sei assalitori si erano già dati alla fuga. Diversi però sono stati i testimoni oculari che hanno riferito ai militari dell’Arma dei Carabinieri quanto accaduto quella notte, aiutando gli inquirenti a ricostruire l’accaduto.
Al termine degli accertamenti, sono stati identificati sei giovani ritenuti responsabili di condotte penalmente rilevanti. Si tratta di italiani, tutti di età compresa tra i 19 e 22 anni, che sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Siena poiché indiziati di rissa e lesioni personali, aggravata per aver commesso il fatto con la finalità di discriminazione razziale.