La Polizia di Stato di Siena ha arrestato un 39enne italiano residente nella provincia di Siena per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
Nel mese scorso, la compagna 30enne dell’uomo, ha denunciato agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siena di essere continuamente perseguitata, insieme anche all’attuale fidanzato, dall’ex compagno, tramite appostamenti, pedinamenti e inseguimenti.
L’ex, da sei mesi, la tempestava inoltre ogni giorno di telefonate e messaggi, anche centinaia, non accettando che la donna avesse ripreso una propria vita, con una relazione felice, dopo un paio di anni dalla fine del loro rapporto.
Dalle chat estrapolate dal telefono cellulare della vittima, è emerso che ogni giorno l’uomo la tartassava con continue telefonate – alle quali lei non rispondeva -, per poi passare ai messaggi WhatsApp, intimandole di cessare la relazione sentimentale da poco intrapresa.
Non solo. Se non aveva ottenuto risposta da lei, prendeva di mira il ragazzo, con lo stesso criterio: chiamate su chiamate, messaggi scritti e vocali a ripetizione. Talvolta, per non far sapere che fosse lui, cambiava la scheda sim o telefonava da un numero sconosciuto.
Se non aveva poi ottenuto soddisfazione in questo modo, lo pedinava, inseguendolo fino al luogo di lavoro e facendosi trovare lì, con fare minaccioso. Oppure girava intorno alla sua abitazione in auto, accrescendone lo stato d’ansia, di paura e di apprensione.
Anche con la ragazza, di cui conosceva i movimenti, si comportava nello stesso modo, piombandole senza preavviso di fronte o a casa della madre, della cugina, e persino di amici con cui la coppia si incontrava per trascorrere qualche ora in tranquillità.
Dal racconto della donna sono emerse anche violenze psicologiche, fatte di umiliazioni continue, ingiurie e ricatti: durante la loro relazione faceva in modo che la donna non si allontanasse mai da lui, minacciando che se l’avesse fatto ne avrebbe subito le conseguenze, lasciandola senza un soldo, né per sé, né per le figlie, entrambe minorenni.
Al tempo stesso però, pretendeva che non lavorasse. Anzi, ad ogni tentativo di trovare un’occupazione, l’uomo si recava sul luogo di lavoro della 30enne, importunandola anche di fronte ai colleghi e creandole problemi, in modo da portare la vittima a rinunciare ad ogni possibilità di rinnovo contrattuale.
Tutto questo è durato fino a quando, a seguito della denuncia presentata, gli uomini e le donne della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Siena, hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei suoi confronti, sequestrandogli i telefoni cellulari e le schede telefoniche.
Durante l’arresto è stata anche eseguita una perquisizione a seguito della quale è stata rinvenuta della sostanza stupefacente, oltre un etto di marijuana, che è stata sequestrata.
L’uomo è stato, pertanto, denunciato anche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.