L’aumento si deve principalmente al nuovo indirizzo del Ministero dell’Università, finalizzato a colmare le carenze riscontrate in alcune specialità mediche.
La Regione Toscana accompagna questo processo, impegnandosi a finanziare alle Università di Firenze, Pisa e Siena, 34 contratti per tutta la loro durata, pari a quattro o cinque anni (a seconda del tipo di specializzazione) a partire dal nuovo anno accademico. Lo stabilisce un’apposita delibera, approvata nella seduta di Giunta di ieri pomeriggio 30 agosto, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
A favore dell’Università di Firenze i contratti finanziati sono in tutto 11, di cui 1 in malattie dell’apparato respiratorio, 2 in malattie infettive e tropicali, 7 in medicina d’emergenza-urgenza e 1 in reumatologia. I contratti finanziati all’Università di Pisa sono invece 15, di cui 1 in allergologia e immunologia clinica, 1 in chirurgia generale, 2 in ginecologia e ostetricia, 2 in malattie infettive e tropicali, 5 in medicina d’emergenza-urgenza, 1 in ortopedia e traumatologia e 3 in pediatria. Completano l’elenco gli 8 contratti finanziati all’Università di Siena, di cui 2 in malattie infettive e tropicali, 5 in medicina d’emergenza-urgenza e 1 in reumatologia. Il finanziamento complessivo di questi 34 contratti aggiuntivi di formazione specialistica per tutti gli anni di corso è di 3 milioni e 598 mila euro.
“Abbiamo deciso di finanziare questi contratti dopo attenta valutazione del fabbisogno regionale soprattutto nell’ambito dell’emergenza urgenza, tenendo anche conto delle richieste pervenute dalle Università – spiega Bezzini -. Si tratta di contratti che le Regioni possono attivare in aggiunta a quelli statali, come stabilito dalla normativa nazionale. Noi lo facciamo da molti anni, partendo dalla stima del numero dei professionisti necessari a soddisfare le necessità della popolazione, nel medio-lungo periodo. Siamo intervenuti quest’anno, in particolare per colmare alcune lacune nei posti assegnati dal Ministero, che per certe discipline, poche in verità, risultavano inferiori all’anno accademico 2019-2020”. L’Università di Pisa riceve il maggior numero di borse regionali anche perché ha registrato un incremento di borse statali inferiore rispetto agli altri atenei (il 25% contro il 33% circa degli altri 2 atenei).
“Oltre a questa operazione, abbiamo convenuto di incrementare i posti dell’emergenza-urgenza in tutti gli atenei, in considerazione delle problematiche di organico presenti nel settore, con una specifica riserva di accesso ai contratti regionali per i medici che hanno o hanno avuto attivo nel corso del 2021 un contratto a tempo determinato con una delle aziende del servizio sanitario toscano. Si tratta di un canale specifico, riservato a quei giovani professionisti che hanno contribuito a salvaguardare l’operatività dei servizi di Pronto Soccorso in una difficile congiuntura”.