relative ad una mini banca regionale di proprietà pubblica perché non percorribile per le regole europee e poi non gradita al Tesoro, è doveroso evidenziare che su tutti questi temi il PD non ha le idee chiare, anzi versa in grave stato confusionale.” Così un intervento di Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del centrodestra alle elezioni suppletive per la Camera dei deputati Collegio Uninominale Toscana 12 – Siena e Val di Chiana Aretina.
“Vorrei ricordare ai senesi – prosegue Marrocchesi Marzi – che la valorizzazione del marchio storico di MPS, simbolo della nostra storia, non può passare né dalla fusione con Unicredit che al massimo lo metterebbe per qualche anno su qualche filiale prima di sopprimerlo, né tantomeno attraverso la Fondazione MPS a cui dare la gestione di un patrimonio culturale ed artistico che comunque resterebbe di proprietà di Unicredit. MPS vuol dire sei secoli di storia del credito, sicuramente legati anche alla cultura e al territorio, ma valorizzare il marchio tramite una fondazione culturale sarebbe una beffa.
La banca svenduta in cambio di opere d’arte che comunque erano già nostre ed aggiungendo un contentino riguardo al polo delle scienze della vita!
Tutti i senesi sanno che il disastro di oggi è anche conseguenza della gestione di un solo partito (quello Democratico di Enrico Letta) e dei suoi amministratori; quindi non credo che si faranno prendere in giro ancora una volta.
La mia campagna elettorale continua, dunque, per denunciare questo infame tentativo di inganno e discutere di tutti i temi che affiggono il territorio: per questo, sarò il 26 agosto nei paesi e nelle frazioni della Valdichiana, il 28 a Montepulciano e Montalcino per incontrare cittadini, imprese e agricoltori, il 29 a Cortona per un confronto pubblico in quella bella città.”