Più che le parole, sono le sue omissioni a preoccupare: quale banca sarà il Monte dei Paschi una volta regalato ad Unicredit? Franco non lo dice. Quel che dice è che ‘non ci sono le condizioni per una rinegoziazione con l’Europa’. Senza, però, spiegare perché.” Così un intervento dell’associazione Confronti.
“La politica alta invocata dal Sindaco avrebbe dovuto insorgere di fronte a queste omissioni – prosegue Confronti -. Neanche Guido Carli, dall’alto della sua storia, della sua competenza, della sua meritata fama, si sarebbe permesso un simile atteggiamento.
Il sistema bancario cerca l’assorbimento di MPS, perché in Italia ci siano tre ‘player’ di rango internazionale. Di fatto un oligopolio, chissà, forse anche un cartello, con buona pace dei principi di concorrenza a tutela di famiglie e imprese.
Accettare supinamente le parole del Ministro e gli scenari da lui auspicati è rendersi attori di una resa. Deve parlare Draghi. Solo a lui la politica, alta e bassa, deve rivolgersi.
È illusorio credere in una nuova vocazione imprenditoriale della città in assenza di una banca che questa vocazione appoggi. Anche a Milano, da tempo, si stanno adoperando per un distretto delle scienze della vita. Dove preferirà investire le sue risorse Unicredit?”