In caso di scenario avverso, secondo i risultati, da qui alla fine del 2023 l’istituto di credito di Rocca Salimbeni brucerebbe tutto il capitale e passerebbe in territorio negativo.
“I risultati degli stress test – commenta in una nota Banca Mps – sono coerenti con il Capital Plan inviato alla Bce il 29 gennaio 2021 che prevede un’operazione di rafforzamento patrimoniale di 2,5 miliardi di euro. La Banca ha inviato alla Bce una possibile tempistica che prevede l’emissione delle nuove azioni entro marzo/aprile 2022, specificando che, allo stato, l’eventuale operazione di aumento di capitale – solo ipotizzata e la cui attuazione è comunque soggetta all’approvazione da parte della DG Comp e della Bce per gli aspetti di competenza – rappresenta un’opzione subordinata rispetto al perseguimento della soluzione strutturale” prospettata con l’operazione di acquisizioni da parte di Unicredit.
Intanto la Borsa “dice sì” all’annuncio delle trattative in esclusiva tra Mef e Unicredit per arrivare a un trasferimento di asset di Mps alla banca guidata dal ceo Orcel. Unicredit ha infatti guadagnato il 2,8%, Mps il 3,35%.