Così un intervento del Gruppo consiliare di Siena del Partito Democratico.
“L’aumento quest’anno per Siena è del 5% rispetto all’anno precedente, ma il Comune avrebbe dovuto rimodulare i servizi per attutire questo incremento. Va comunque considerato che gli studi di settore dimostrano che i costi di gestione dell’Ato Toscana Sud dove ci troviamo (il più grande d’Italia, ma con scarsa densità abitativa) sono inferiori alla media nazionale.
L’anno scorso il Comune di Siena aveva impegnato per agevolare la TARI ben 1,9 mil. di euro di risorse statali e comunali (anche se con calcoli lineari, con percentuali uguali per tutti, senza una più corretta progressività), nonostante che il nostro Gruppo consiliare avesse fatto presente che in questo modo si rischiava di non avere fondi sufficienti per il 2021. Soprattutto tenendo presente che l’Amministrazione comunale aveva chiesto un piano straordinario per 6 milioni a Sei Toscana, relativo alla riorganizzazione della raccolta e del controllo.
Quest’anno,invece, il Comune di Siena dedicherà alle esenzioni TARI minori risorse rispetto all’anno scorso: 1,5 mln. di euro, rispetto al 1,9 mln. del 2020.
Eppure sarebbe questo il momento per aiutare famiglie ed imprese per la tassa dei rifiuti, con un impiego più efficace delle risorse disponibili, anche per costruire agevolazioni in una prospettiva di più lungo periodo.
Infine, a proposito di Sei Toscana, si ricorda che il consiglio e i vertici sono stati rinnovati a fine anno, dopo l’ingresso della società IREN, uno dei gruppi leader nazionali nel settore. Non si è capita, quindi, la polemica politica dei giorni scorsi nei confronti di un management appena insediato”.