Accanto ad un’autovettura ferma, riverso sulla sede stradale accanto a lui, si trovava il fratello, che – come il giovane aveva spiegato agli agenti – era stato dimesso da alcuni giorni dall’ospedale dopo un intervento al cuore, e che soffriva di problemi cardiaci.
Capita la grave situazione di pericolo di vita in cui stava versando il ragazzo, Luciano e Pietro, sotto la costante guida via radio di un operatore del 118, avevano così iniziato le manovre di primo soccorso. Luciano, interfacciandosi con l’operatore sanitario, aveva riferito le condizioni del giovane approntando nel frattempo all’uso il defibrillatore in dotazione alla volante. Pietro, dopo aver messo in posizione di sicurezza il giovane, aveva iniziato a praticargli il massaggio cardiaco.
All’arrivo dell’ambulanza, il giovane era stato preso in carico dai sanitari e, dopo il ricovero in terapia intensiva, aveva ripreso le funzioni vitali per poi essere stato dimesso dopo un periodo di degenza ospedaliera. La fulminea risposta dei due agenti alla richiesta di aiuto, abbinata alla perizia ed alla competenza nell’avviare le manovre di rianimazione, avevano permesso di salvargli la vita e di limitare le conseguenze che una tardiva assistenza ad un arresto cardiaco poteva comportare.
Il giovane, dopo essersi rimesso, ha subito manifestato l’intenzione di conoscere ed incontrare i due agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, per ringraziarli personalmente, anche a nome della sua famiglia, e per rinnovare alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato la gratitudine e la fiducia per il loro quotidiano operato.
Alla presenza del Questore Costantino Capuano, accompagnati dal Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Fausto Camisa, quesa mattina Luciano e Pietro hanno così potuto ricevere personalmente, durante un breve ma intenso incontro, il grazie da parte del giovane e della sua famiglia. Nell’occasione il ragazzo ha consegnato ai due agenti una targa ricordo.