Un documento in quattordici punti, quello messo a punto dagli ordini dei medici della Toscana e presentato alla stampa in video conferenza. L’obiettivo comune: quello di una Fase 2 in totale sicurezza per i cittadini così come per gli operatori sanitari, pesantemente coinvolti nella battaglia al Covid-19. Nel documento sono state individuate proposte mirate, dal mantenimento della rete di ospedali Covid-19 alla mappatura in tempo reale di tutti i contagiati tra gli operatori sanitari.
Per il territorio senese, ha partecipato alla conference call Roberto Monaco, segretario nazionale della Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri e presidente dell’Ordine di Siena che ha parlato di una cabina di regia.
“Sarebbe utile istituire una cabina di regia ospedale/territorio dove i medici ospedalieri e territoriali possano confrontarsi. La professione in questi mesi ha dimostrato di saper gestire l’emergenza, anche a rischio della propria vita. La professione è quindi pronta a dare il proprio contributo come protagonista nella ripartenza della fase 2, forte di un codice deontologico e di una passione che non ci ha fatto arretrare nemmeno di un centimetro contro la lotta al virus”.
L’esperienza vissuta nelle varie regioni ci ha fatto capire che il Covid-19 si debba affrontare a livello territoriale. Questo permetterebbe agli ospedali un’organizzazione più fluida non solo verso una maggiore appropriatezza dei ricoveri Covid, ma anche per poter programmare una fase 2 che riporti l’attenzione anche verso tutte le altre patologie, che in tempo di Covid non sono andate in vacanza e che necessitano considerazione.
“Bisogna ritornare a pensare alla prevenzione e per farlo bisogna che il territorio sia attore co- protagonista. I medici di medicina generale, i medici di continuità assistenziale, i pediatri di libera scelta, tutti i medici del territorio devono avere un ruolo di “sentinella” per poter intercettare precocemente i bisogni di salute della popolazione e convogliare questi bisogni nei percorsi più appropriati”.
La Fase 1 è ormai alle spalle, adesso si guarda oltre. “Nella Fase 1 l’assistenza ospedaliera ha retto grazie all’abnegazione e al sacrificio dei medici ospedalieri, ora è il momento, in Fase 2, di passare alla vera integrazione ospedale territorio. I medici del territorio e i medici ospedalieri sono pronti, la professione intera è pronta. Lo abbiamo dimostrato onorando la costituzione e il nostro codice deontologico”.