E’ uno dei peggiori degli ultimi dieci anni e rispetto al 2019 (-88 imprese) fa registrare un peggioramento di 61 imprese. In netto calo le iscrizioni (-7,5%) mentre, al contrario, crescono le chiusure aziendali (+3,9%). Tra gennaio e marzo si registrano 466 nuove aperture, a fronte di 504 dello stesso trimestre dell’anno precedente, e 615 chiusure contro le 592 del 2019.
“Ogni trimestre di inizio anno – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Arezzo -Siena- Massimo Guasconi – è influenzato, per quanto concerne la nati-mortalità delle imprese, dalle abituali chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente. Ma, per questi primi tre mesi del 2020, si aggiungono le ripercussioni negative dell’emergenza Covid-19. Se ci concentriamo infatti sul mese di marzo emerge con evidenza la presenza di un effetto scoraggiamento per quanto riguarda le nuove iscrizioni (56 in meno rispetto al marzo 2019). Chi aveva programmato l’avvio di una attività imprenditoriale si è fermato sia per il lockdown ma soprattutto per le incognite legate alle prospettive future del nostro sistema economico. I dati della nati-mortalità riferiti ai servizi turistici (alloggio e ristorazione) per questo primo trimestre non sono ancora allarmanti ma resta elevata la preoccupazione per un settore per il quale alla fine del lockdown non corrisponderà la completa ripresa del lavoro. Una scelta che non condividiamo perché penalizza ulteriormente un settore già così duramente colpito. Gli interventi, già attivi e futuri, a sostegno della liquidità aziendale, dei livelli occupazionali e di supporto alle PMI mi auguro possano realmente essere di aiuto al turismo ed ai nostri settori maggiormente in difficoltà, ed essere anche in grado di modificare, il più rapidamente possibile, le aspettative per il futuro che stanno condizionando così in negativo la stessa demografia imprenditoriale.”
Lo Stock delle imprese e l’andamento per settori economici
Lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Siena si attesta a 28.152 aziende, in diminuzione dello 0,8% rispetto al primo trimestre del 2019. Gli addetti al contrario aumentano dell’1,1% e sfiorano le 119 mila unità (118.940). Diminuiscono le aziende agricole (-0,2%) anche se gli addetti risultano più di quelli dello scorso anno (+5,1%). Analogo andamento anche nel manifatturiero, in cui si registra un calo dell’1,6% delle imprese a cui fa riscontro però un aumento dello 0,7% degli addetti. All’interno del macro settore le aziende del comparto della moda presenta aumentano sia in termini di imprese che di occupazione (+1,1% e +3,8% rispettivamente), mentre altre specializzazioni hanno un andamento meno brillante: industrie alimentari -1,9% per le imprese e -1,3% per gli addetti, industria del legno -3,9% per le imprese e +3,2% per gli addetti, fabbricazione prodotti in metallo -2,1% per le imprese e +3,1% per gli addetti, fabbricazione di macchinari -4,2% per le imprese e +2,9% per gli addetti, mobili -2,2% per le imprese e -0,8% per gli addetti.In ultimo due importanti settori per l’economia provinciale che sono caratterizzati da un ridotto numero di aziende di dimensioni rilevanti dal punto di vista occupazionale: il farmaceutico che presenta una crescita dello 0,8% degli addetti e la fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (camperistica) che accusa un ridimensionamento sia in termini di imprese (-8%) che di addetti (-6,3%). Esaminando il terziario, il commercio appare in difficoltà (-2% le imprese e +0,1% gli addetti) e quello al dettaglio in particolare (-3,6% imprese e -0,2% gli addetti).Positivi in linea di massima i risultati delle varie articolazioni dei servizi. Le imprese artigiane si attestano in provincia di Siena a 6.478 unità, in diminuzione dell’1,6% rispetto al 2019. In calo anche il numero degli addetti (-0,6%) che si attesta a 16.291 unità.