Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 70.065 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 97.472 casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 24.509 in Lombardia, 9.964 in Emilia-Romagna, 6.913 in Veneto, 6.851 in Piemonte, 3.511 in Toscana, 2.999 nelle Marche, 2.181 nel Lazio, 2.086 in Liguria, 1.407 in Campania, 1.358 in Puglia, , 1.242 in Sicilia, 1.234 nella Provincia autonoma di Trento, 1.120 in Friuli Venezia Giulia, 1.027 in Abruzzo, 929 nella Provincia autonoma di Bolzano, 898 in Umbria, 569 in Sardegna, 523 in Calabria, 468 in Valle d’Aosta, 178 in Basilicata e 98 in Molise.
Sono 12.384 le persone guarite. I deceduti sono 10.023, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
La mappa della situazione in Italia
I dati della mappa si riferiscono ai casi totali (97.472) e non a quelli attualmente positivi (70.065)
La mappa della situazione in Toscana
i dati della mappa si riferiscono ai casi totali (3.817) e non a quelli attualmente positivi (3.511)
Andamento nazionale
I dati
I dati sui contagiati, sui decessi, sulle persone guarite e sulla distribuzione regionale del focolaio in corso nel nostro Paese sono resi noti dal Ministero della Salute, in sinergia con le informazioni disponibili dalla Protezione Civile.
I casi sospetti per COVID-19 vengono inizialmente testati presso i laboratori di riferimento individuati dalle Regioni e dalle PA. Sui casi che risultano positivi l’ISS effettua test di conferma all’infezione da SARS-CoV-2, come indicato nelle circolari ministeriali del 22, del 27 gennaio 2020 e del 22 febbraio 2020. Solo quelli risultati positivi al secondo test sono casi “confermati” e inviati alle autorità sanitarie internazionali (ECDC, OMS).
Quando si consultano i dati italiani riportati sui siti delle istituzioni internazionali bisogna considerare che il processo di validazione e conferma dei casi può causare un ritardo e dunque un non sincronismo delle informazioni disponibili a livello locale e sui siti degli organismi internazionali. Tuttavia si sottolinea che, indipendentemente dal flusso di pubblicazione dei dati, le istituzioni nazionali e internazionali sono in stretto contatto e aggiornate in tempo reale.