“Abbiamo appena letto l’articolo su Il Sole 24 Ore dal quale si evince che anche a Siena la discrepanza tra quanti annunci sono presenti su Airbnb e quante sono state le richieste di registrazione sul portale degli alloggiati della Questura sia indicatore di qualcosa che non funziona: sembra che i “furbetti” siano più degli “onesti”.” Così interviene Host Toscana, l’associazione con sede a Siena che riunisce i locatori turistici.
“Se a questo andiamo a sommare l’evidente calo di presenze turistiche sul territorio senese, non possiamo che constatare la presenza di più fattori che non aiutano certo l’economia turistica locale.
Se da un lato guardiamo con attenzione al Decreto Crescita che prevede che i dati sugli ospiti comunicati alla Questura siano inviati dal Ministero dell’Interno all’Agenzia delle Entrate con una conseguente agevolazione per far emergere un sommerso non più accettabile, dall’altro riteniamo che solo con l’attivazione di un tavolo operativo permanente che metta insieme gli ATO locali con tutti gli attori turistici e le associazioni di categorie rappresentative sia dell’alberghiero che dell’extra-alberghiero si possano sviluppare strategie efficaci per un vero e solido rilancio del turismo locale.
Le problematiche infrastrutturali, il caro vita, la mancanza di servizi, l’assenza di una comunicazione turistica integrata sono, secondo il punto di vista della ns. associazione, i veri problemi del ns. territorio che, sommati all’assenza di una vera sinergia pubblico-privato nella programmazione turistica, porteranno inevitabilmente a risultati sempre più negativi.
Secondo i nostri associati o ci rassegniamo stando a guardare un declino annunciato, o cambiamo atteggiamento e, tutti insieme, ci rimbocchiamo le maniche per essere artefici del nostro futuro economico. Noi siamo disponibili… e gli altri?”