A seguito di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura senese relativamente ad uno dei tanti episodi delittuosi, in genere contro il patrimonio e contro la fede pubblica (furti e truffe), da lui commessi nel tempo, i militari dell’Arma, pur non trovando quanto cercavano in relazione al reato per il quale era indagato, hanno rinvenuto nella sua abitazione una carta di credito e un bancomat intestati a un 22enne di Castelnuovo Berardenga rubate qualche sera prima alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze. Il giovane aveva subito sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di viale Bracci affermando che un ladro gli aveva sottratto con destrezza il portafogli.
Il poco edificante curriculum del 45enne si è così arricchito di un nuovo delitto, in questo caso del reato di ricettazione. Dal momento infatti che non vi è la prova che a rubarlo sia stato lui non è stato possibile denunciarlo per furto, ma le carte di credito gli sono in qualche modo pervenute e dunque sono state tecnicamente ricettate.
Il 45enne è stato quindi denunciato per il delitto di ricettazione, reato più grave rispetto al furto.: l’art. 648 del codice penale prevede infatti la reclusione da 2 ad 8 anni e di una multa da 516 a 10.329 euro con attenuante se il fatto è di particolare tenuità.