“Con riferimento alla normativa in merito alle modifiche della pianta organica ed in particolare sulla riorganizzazione dell’ufficio stampa occorre fare alcune precisazioni:
1. Il Sig. Valentini si faccia una ragione che non è più sindaco da tempo e nessuno lo ricorda come tale.
2. Non sono ammissibili le lezioncine sulla libertà di stampa e democrazia da maestrini dalla penna rossa appartenenti ad un partito che a Siena ha fatto del pensiero unico e del digiuno dell’informazione – e non solo di quello – l’unica logica di potere.
3. Per gli “Smemorati di Collegno” l’Avv. De Mossi ha sempre difeso la libertà di stampa e la libera manifestazione del pensiero, dall’altra parte c’era quel partito e quelle persone che oggi si stracciano le vesti.
4. Non meraviglia che Valentini sia stato bocciato sonoramente non convenendo né applicando l’art.9 della legge n. 150 del 7 giugno 2000 che recita: “L’ufficio stampa è diretto da un coordinatore, che assume la qualifica di capo ufficio stampa, il quale, sulla base delle direttive impartite dall’organo di vertice dell’amministrazione, cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni.”