Si è tenuto mercoledì scorso l’incontro “Fatturazione Elettronica e Azienda Agricola Digitale” organizzato da Coldiretti Siena presso l’auditorium cassa e artigiani in via delle Arti 4 a Siena. Durante l’incontro, in un auditorium che a malapena è riuscito a contenere il grande afflusso di persone intervenute per assistere ai lavori, si è parlato delle nuove sfide poste dall’imminente entrata in vigore della fatturazione elettronica, che diverrà obbligatoria dal 1 gennaio 2019, e della digitalizzazione per le imprese agricole.
“Molti di voi ci hanno chiesto di approfondire il tema della fatturazione elettronica – ha aperto così i lavori il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli – e quindi abbiamo deciso di fare il punto della situazione, capire quali sono gli adempimenti che diverranno obbligatori dal 1 gennaio 2019. Oggi, tutti insieme vedremo qual’è lo stato dell’arte e quali sono le nuove opportunità digitali per le imprese agricole. Ovviamente nella fase iniziale di adozione della fatturazione elettronica avremo delle difficoltà, dovute all’utilizzo di nuove procedure e dall’avere a che fare con un nuovo processo di digitalizzazione, ma con il tempo sono sicuro che questo nuovo processo faciliterà le operazioni di fatturazione e ridurrà il numero degli errori che oggi si commettono.”
Subito dopo Simone Solfanelli è intervenuto il Dott. Domenico Buono, capo servizio tributario e fiscale di Coldiretti Nazionale, che ha iniziato il suo intervento partendo dall’obbligo del 1 gennaio 2019, e il motivo fondamentale per cui l’Italia ha deciso sin da subito di applicare la fatturazione elettronica, che è il recupero del gettito dall’evasione. “Ci sono circa 2 miliardi coperture a disposizione per la fatturazione elettronica e difficilmente la data di inizio sarà posticipata – ha affermato il Dott. Buono – perché accanto al tema della fatturazione elettronica c’è anche quello della digitalizzazione delle imprese agricole, una digitalizzazione che può fare la differenza in termini di competitività. È anche questo uno dei motivi per cui, quando l’anno scorso è stato presentato l’obbligo della fatturazione elettronica, non mi sono spaventato, ma anzi ho visto un’opportunità per tutte le imprese agricole.”
Ma qual’è la differenza tra la fattura cartacea e quella digitale? Da una parte non ce ne sono, perché gli elementi contenuti nel documento sono gli stessi; rispetto al passato però cambiano due cose fondamentali: la consegna e il formato. Il nuovo standard della fatturazione elettronica sarà infatti in formato xml, un documento digitale leggibile da tutti, mentre per quanto riguarda la consegna della fattura, con la fatturazione elettronica ci sarà un sistema di interscambio gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
Ma come si emette la fatturazione elettronica? Le possibilità sono varie, la maniera più semplice per le imprese agricole è il sistema messo a disposizione di Coldiretti, che facilita molte delle funzioni di archivio e invio delle fatture elettroniche. Diversamente sarà possibile affidarsi ad un soggetto terzo che la emette per noi, oppure le fatture possono essere inviate anche in maniera autonoma, in questo secondo caso utilizzando un programma acquistabile, iniziano ad essercene diversi disponibili sul mercato, oppure affidandosi al sistema che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gratuitamente.
“La fatturazione elettronica, grazie alla capacità di smaterializzare tutto il cartaceo, ci consente di accorciare i tempi di lavorazione e di essere quasi istantanei nella comunicazione – ha proseguito il Dott. Bruno – Questa modalità accorcerà anche i tempi per la liquidazione dell’Iva, permettendoci prima di sapere quanto è il suo ammontare. Per questo motivo trovo la fatturazione elettronica come un’opportunità per facilitare i rapporti tra la burocrazia e le imprese.”
Per quanto riguarda invece i tempi di adozione della fatturazione elettronica i primi sei mesi del 2019 vedranno un primo periodo “prova” e quindi di esenzione dalle sanzioni, mentre dal 1 luglio 2019 si stabilisce un periodo di 10 giorni per l’invio della fattura dal momento della vendita del bene, inserendo sempre però la data effettiva a cui si riferisce l’operazione.
In sostanza, la differenza principale tra la vecchia fatturazione e la fatturazione elettronica sarà il cambio di rapporto tra chi invia e riceve la fattura, prima la fattura veniva consegnata vis a vis, con il nuovo sistema è come se ci fosse un “postino digitale” o SDI, che la consegna, e per ovviare a questa difficoltà, come abbiamo visto, è stata inserita nel Decreto la possibilità, dal 1 luglio 2019, di inviare la fattura entro 10 giorni dalla data di vendita del bene.
Il Dott. Alberto Bertinelli, delegato confederale di Coldiretti Siena, ha chiuso l’incontro “Un ringraziamento particolare va al Dott. Domenico Buono, che per più di due ore ha spiegato i nuovi aspetti della fatturazione elettronica in maniera molto chiara e precisa, ed ha saputo rispondere alle vostre tante e necessarie domande.”
“Quello che voglio dire – ha proseguito Bertinelli – è che collaborando con Coldiretti si riesce ad avere il pacchetto completo, in cui sarà inclusa anche la gestione della fatturazione elettronica. Inoltre, sempre di più abbiamo la necessità dello sviluppo di internet, e soprattutto della banda larga, nelle zone rurali della nostra provincia, perché queste nuove opportunità digitali hanno bisogno di un sistema informatico che sia in grado di sostenerle appieno.”