“Ritengo necessario – afferma Bianchi – che siano i cittadini dei due comuni ad esprimersi, con un referendum consultivo, se intendano procedere con una fusione o meno. Come Movimento 5 Stelle abbiamo sempre sostenuto l’estrema importanza di dare voce alle popolazioni che intendessero fondersi in un unico comune. Se la maggioranza in entrambi i comuni decidesse per il SI al voto referendario, allora occorrerà procedere con la fusione, in caso contrario, esprimeremo un voto contrario. Molte firme sono già state raccolte per la proposta di fusione ed è giusto che il Consiglio regionale ne prenda atto, indicendo un referendum. I promotori della fusione hanno già svolto un egregio lavoro di partecipazione con la cittadinanza, informandola dei vantaggi della fusione e condividendo il progetto. È ingiusto, come sta succedendo ultimamente, bloccare progetti di fusione quando questi provengono dal basso e non dall’alto. I sindaci ascoltino il territorio e si facciano interpreti delle necessità della cittadinanza, senza porre veti. È vergognoso che i sindaci ripudino i processi di proposta di fusione e partecipazione che nascono dal basso. In questa vicenda pare addirittura che vi siano anche interferenze da parte di comuni limitrofi, con riferimento soprattutto alla scelta del nuovo nome del comune unico. Sarebbe un peccato dover ascoltare in Regione i sindaci che intervengono per bloccare le possibilità di espressione referendaria, paventando chissà quali conseguenze negative. Speriamo solo che si tratti di voci e di fantascienza amministrativa. Noi proseguiamo nella lotta per dare la massima possibilità di libera espressione alle comunità.”
Ipotesi fusione Rapolano e Asciano, Bianchi (M5S): ”La Regione ascolti i cittadini, no a strumentalizzazioni politiche”
2 Mins Read