Storici a confronto, sabato 16 dicembre, per ricordare i 650 anni della fondazione di Castelnuovo Berardenga. L’appuntamento è in programma a partire dalla mattina nell’Auditorium di Villa Chigi Saracini con il convegno “La Berardenga: dalle origini al tardo Medioevo. I Castelli e il Castello Nuovo: una storia da conoscere e da scoprire”, che offrirà un momento per ricostruire e riflettere sulla costruzione del Castello Nuovo “in terra Berardinga” fra il 1366 e il 1367.
Il convegno riunirà, per la prima a Castelnuovo Berardenga, storici ed esperti in arrivo dal territorio, dalla Toscana e da altre parti d’Italia e i loro contributi su origini ed evoluzione storica, sociale e culturale della Berardenga in 650 anni di storia. La ricostruzione basata sulle carte del Consiglio della Campana, massimo organo esecutivo senese dell’epoca, fa risalire al 1366 l’inizio dell’accorpamento di 14 Comuni più piccoli intorno al Castello Nuovo, la cui costruzione è del 1367, anche se esistono lacune storiche su cui il convegno e i suoi partecipanti proveranno a fare chiarezza. Ad arricchire il dibattito, oltre all’analisi storica, saranno contributi legati agli aspetti artistici, culturali e sociali dell’epoca, a partire dalla viabilità dell’epoca e dalla riscoperta di opere d’arte presenti sul territorio e meno conosciute, come quelle realizzate da Jacopo Della Quercia o da Giovanni di Paolo.
Il programma. Il convegno si aprirà alle ore 11 con i saluti del sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi, del Prefetto di Siena, Armando Gradone e del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, prima di entrare nel vivo con l’intervento di Mario Ascheri, storico senese e docente all’Università Roma 3 sul tema “Alle origini del nuovo castello della Berardenga”. Porteranno, poi, il loro contributo al convegno Paolo Cammarosano, del Centro europeo ricerche medievali (Cerm) di Trieste, approfondendo “Le fasi dell’incastellamento nella Berardenga”, e Felicia Rotundo, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto e Arezzo, su “La tutela del patrimonio culturale di Castelnuovo Berardenga”.
Il convegno riprenderà alle ore 15, dopo il buffet e la visita al parco di Villa Chigi Saracini, con gli interventi di Duccio Balestracci, docente dell’Università degli Studi di Siena, su “La formazione del confine tra le Repubbliche di Firenze e di Siena”; Renato Stoppani, geostorico, su “La viabilità medievale nel territorio della Berardenga; Pierluigi Licciardello, della Società internazionale per lo studio del Medioevo latino (Sismel) Firenze su “Il monastero di San Salvatore della Berardenga tra Duecento e Trecento” e Gabriele Fattorini, dell’Università di Messina, su “La tavola di Giovanni di Paolo a Castelnuovo Berardenga”. Gli interventi saranno accompagnati da mappe dell’epoca, di cui alcune inedite, e da altri contributi visivi che arricchiranno i contributi dedicati al ruolo politico, economico e religioso dei diversi insediamenti della Berardenga prima e subito dopo la realizzazione del Castello Nuovo.