Nel dicembre 1927 l’archeologo perugino Umberto Calzoni iniziava le sue ricerche archeologiche sul Monte Cetona dando avvio alla scoperta della Preistoria locale. Sabato 2 e domenica 3 dicembre, a 90 anni di distanza da quei momenti, Cetona ricorderà Calzoni e il suo impegno per ricostruire la storia più antica del territorio che ha trovato rinnovato slancio, dopo una lunga pausa negli scavi dal 1941 al 1984, con l’apertura di nuove aree di indagine a Belverde, la realizzazione del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, la costituzione del Parco archeologico-naturalistico e dell’Archeodromo di Belverde. A celebrare l’archeologo, il suo primo incontro con il Monte Cetona e la sua voglia di riscoprire la presenza dell’Uomo in questi luoghi sarà la due giorni intitolata “Cetona con e dopo Calzoni. 90 anni di memorie e ricerche a Belverde”, con un convegno nel pomeriggio di sabato 2 dicembre, nella Sala Santissima Annunziata, seguito dall’inaugurazione della mostra ospitata al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona e dedicata a una delle tre spade dell’Età del Bronzo rinvenute nell’Antro della Noce a Belverde, oggi conservate nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia. Nella giornata di domenica 3 dicembre, invece, ci sarà spazio per visite guidate e laboratori didattici nei luoghi della Preistoria del Monte Cetona.
L’omaggio a Calzoni e a 90 anni di ricerche archeologiche è stato presentato questa mattina, mercoledì 29 novembre all’Università degli Studi di Siena, nel Cortile di Palazzo San Galgano, da Eva Barbanera, sindaco di Cetona, e Lucia Sarti, docente di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università degli Studi di Siena, in rappresentanza del Comitato promotore delle iniziative.
Scavi e reperti con Calzoni. Le ricerche di Calzoni sul Monte Cetona iniziano nel dicembre 1927 per “una fortunata combinazione”, come scrive lo stesso archeologo, che lo porta a “risalire la Montagna di Cetona, sulle cui pendici orientali, a ridosso di una grandiosa scogliera di travertino a fianco di una vegetazione sempre viva di elci, si annida il piccolo eremo francescano di Belverde. Un’atmosfera di misticismo e di leggenda aleggia in questo confine di terra toscana che vede profilarsi le valli e i monti dell’Umbria, vivi di poesia e di verde, mentre dai colli della vicina Chiusi si irradiano imponenti i ricordi del popolo etrusco”. Da quel momento, Calzoni, aiutato da tre operai che facevano parte della famiglia di coloni abitanti a Belverde, esplorò la zona fino al 1934 scoprendo oltre venti cavità che oggi costituiscono il percorso storico-culturale del Parco archeologico-naturalistico di Belverde. Gli scavi portarono alla luce resti del Paleolitico medio (circa 50 mila anni fa) e numerosi materiali che vanno dal Neolitico finale alla tarda Età del Bronzo (IV – II millennio a.C.). Esplorazioni e scavi si susseguirono con diverse interruzioni fino all’autunno del 1941 anche nelle zone della necropoli etrusca di Cancelli, nell’abitato della fine dell’Età del Bronzo di Casa Carletti e nei depositi della Grotta (o Tomba) Lattaia e della Grotta di Gosto.
La Preistoria a Cetona dopo Calzoni. Le informazioni ricavate dalle ricerche di Umberto Calzoni sono state un patrimonio di riferimento per tutta la Preistoria italiana. Dopo lunghi anni di silenzio e inattività, dal 1984 inizia un nuovo progetto di indagine che unisce l’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, l’Università di Siena, l’amministrazione comunale di Cetona e l’allora Comunità Montana del Cetona. Negli anni successivi, grazie al coinvolgimento della Regione Toscana e della Provincia di Siena, vengono conseguiti risultati di grande importanza scientifica che hanno avuto una ricaduta anche sull’offerta storica e culturale di Cetona: lo studio quasi integrale dei reperti provenienti dalle ricerche di Calzoni; l’apertura di nuove aree di scavo a Belverde dal 1984 al 2004; la realizzazione del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona nel 1990, dotato di un nuovo e più moderno allestimento dal 2014; la costituzione del Parco archeologico-naturalistico di Belverde, ancora nel 1990, primo esempio toscano di unione fra patrimonio archeologico e ambientale, e la realizzazione dell’Archeodromo di Belverde, nel 2007, come struttura capace di far immergere i visitatori nella Preistoria grazie ad attente ricostruzioni di ambienti e modi di vita e ad attività di archeologia sperimentale e simulativa in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena.
Il ricordo di Calzoni e delle sue ricerche guardando al futuro. In occasione della ricorrenza dei 90 anni dall’inizio delle ricerche archeologiche di Umberto Calzoni a Belverde, il Comune di Cetona si è reso promotore, insieme ad altri partner istituzionali e scientifici, di due giornate di iniziative che vogliono ricordare lo studioso perugino e divulgare i risultati delle recenti ricerche archeologiche avviate dall’Università degli Studi di Siena attraverso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali e il CRISP, Centro di Ricerca Interuniversitario Studio e Valorizzazione delle Culture, Tecnologie e Paesaggi Preistorici. I nuovi scavi, più avanzati rispetto alle prime indagini pionieristiche di Umberto Calzoni, consentono di inserire l’area del Monte Cetona al centro di un circuito di comunicazioni con il centro-sud della penisola e con indicazioni cronologiche più precise risalenti alla Preistoria recente (Età del Rame e del Bronzo, IV e II millennio a.C.), indicando l’area come un vivace centro insediativo e produttivo all’interno di una fitta rete di contatti.
Il Comitato promotore per ricordare Calzoni (1881-1959). Insieme al Comune di Cetona, al Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Ateneo senese e al CRISP, Centro di Ricerca Interuniversitario Studio e Valorizzazione delle Culture, Tecnologie e Paesaggi Preistorici, il Comitato promotore riunisce Unione dei Comuni della Valdichiana Senese; Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona; MiBACT – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo; MiBACT – Polo Museale dell’Umbria – Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia; Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze e Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme. Il Comitato conta sul patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Siena, sulla partecipazione di Fondazione Musei Senesi e MiBACT – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e sulla collaborazione di Cooperativa Il Labirinto, Compagnia Teatrale L’Orto del Merlo e Associazione Pro Loco Cetona.
Due giorni di iniziative ed eventi. Le due giornate dedicate a Calzoni si apriranno sabato 2 dicembre, alle ore 15.30, nella Sala Santissima Annunziata, con il convegno “Cetona con e dopo Calzoni. 90 anni di memorie e ricerche a Belverde”. A introdurre il tema saranno i saluti di Eva Barbanera, sindaco di Cetona; Luana Cenciaioli, direttore del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria; Anna Di Bene, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e Andrea Rossi, presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese. Il convegno, poi, entrerà nel vivo con Giulio Paolucci, direttore del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme e il suo intervento sulle ricerche e le scoperte archeologiche a Cetona prima degli scavi di Umberto Calzoni; Maria Cristina De Angelis, archeologa e già funzionario della Soprintendenza Archeologia dell’Umbria sugli scavi a Belverde di Cetona nei diari di Umberto Calzoni; Massimo Tarantini, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo su Umberto Calzoni nel clima culturale e scientifico del suo tempo. “Belverde dopo Calzoni: ricerca e valorizzazione” sarà, invece, il tema al centro degli interventi di Maria Teresa Cuda, direttore del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona; Fabio Martini, del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze; Lucia Sarti e Nicoletta Volante, del Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università degli Studi di Siena. A chiudere il convegno sarà Angelo Molaioli, giornalista e scrittore, con un intervento dedicato a Cetona fra immagini di storia e vita nel Novecento.
L’omaggio a Umberto Calzoni e alle sue ricerche archeologiche a Cetona si sposterà, poi, al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona dove, alle ore 18.30, sarà inaugurata la mostra “Le spade di Cetona”, dedicata a una delle tre spade dell’Età del Bronzo rinvenute nell’Antro della Noce a Belverde oggi conservate nel Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’esposizione sarà allestita fino a domenica 10 dicembre e visitabile negli orari di apertura del Museo: da lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 13; martedì e giovedì anche dalle ore 16 alle ore 18; sabato, prefestivi, domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.
La giornata di domenica 3 dicembre, invece, sarà intitolata “Sulle orme di Calzoni”, con una passeggiata da Cetona a Belverde alle ore 9, seguita, alle ore 10.30, da una visita guidata ai siti archeologici cetonesi accompagnata dalle letture dei diari di scavo di Umberto Calzoni, curate dalla Compagnia teatrale L’Orto del Merlo. Alle ore 13.30, il Centro Servizi del Parco archeologico-naturalistico di Belverde ospiterà la colazione offerta a tutti i presenti, prima di dare appuntamento al laboratorio didattico sulle spade di bronzo di Cetona che inizierà alle ore 15.
“Le due giornate dedicate a Umberto Calzoni – afferma Eva Barbanera, sindaco di Cetona – rendono omaggio all’archeologo che, per primo, ha voluto indagare sul nostro passato più antico e sulla presenza dell’Uomo sul Monte Cetona, dando inizio a un percorso di valorizzazione che ha portato alla nascita del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, del Parco archeologico-naturalistico e dell’Archeodromo di Belverde. Senza Calzoni forse tutto questo oggi non ci sarebbe e nei due giorni a lui dedicati non solo ricorderemo il suo impegno, ma guarderemo al futuro con prospettive di ulteriori sviluppo e nuove collaborazioni, grazie a tutti i soggetti coinvolti e che ringrazio”.
“Con vivo piacere – aggiunge Lucia Sarti, docente ordinario di Preistoria e Protostoria del Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università degli Studi di Siena – il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali ha accolto l’invito dell’amministrazione comunale di Cetona a collaborare all’organizzazione delle due giornate di studio che ricordano l’inizio delle ricerche a Belverde e la figura di Umberto Calzoni. L’iniziativa sarà l’occasione per una riflessione storiografica e per ricordare un patrimonio archeologico importante che oggi conta su strutture di eccellenza quali il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, il Parco archeologico- naturalistico e l’Archeodromo di Belverde, testimoni dell’impegno del Comune e di tutta la comunità di Cetona per la riscoperta e la valorizzazione della propria storia”.
“La Soprintendenza – afferma Anna Di Bene, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo (MIBACT) – sostiene in modo deciso la serie di iniziative promosse per celebrare i 90 anni dall’inizio degli importanti scavi di Umberto Calzoni a Cetona. Le iniziative vedono, infatti, l’azione congiunta del Comune, della Soprintendenza e dell’Università fin dalla fase iniziale di ideazione del progetto. Un progetto che si caratterizza positivamente anche per l’attenzione didattica rivolta al grande pubblico, come del resto Cetona ci ha abituato da tempo con la tradizione di valorizzazione ormai decennale del suo splendido Archeodromo”.
La due giorni di Cetona dedicata all’archeologo perugino Umberto Calzoni viene salutata anche da Luana Cenciaioli, direttore del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. “Sono trascorsi novant’anni da quando Calzoni, avvocato, autore di sonetti in dialetto perugino, ma soprattutto archeologo, avviò una campagna di scavi nelle grotte di Cetona rivelando testimonianze sull’Età del Bronzo nell’Italia centrale fino ad allora sconosciute. Calzoni fu anche direttore del Museo archeologico di Perugia dal 1925 fino a poco tempo prima della sua scomparsa, nel 1959, e lì sono esposti molti reperti da lui rinvenuti a Cetona. Gli scavi iniziati da Calzoni sono, poi, continuati sulla base di accordi con le Università di Siena e Firenze e l’amministrazione comunale cetonese si è occupato della loro valorizzazione. Questo percorso continua ancora oggi e, oltre alla giornata di studi sull’archeologo e alla mostra delle spade rinvenute a Belverde, ci saranno altre iniziative nel 2018 che coinvolgeranno il Comune, i Musei e le Università”.
A loro si unisce anche Giulio Paolucci, direttore del Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme. “Le giornate intendono presentare la storia archeologica e antiquaria di Cetona attraverso l’esame dei documenti sui ritrovamenti antecedenti alla felice stagione caratterizzata dagli scavi di Umberto Calzoni. Finora, le notizie sulle antichità etrusche apparivano molto lacunose e quasi occasionali. Le ricerche recenti in numerosi archivi, oltre a un generale riesame della letteratura di età illuministica e romantica, invece, permettono di riconoscere anche nel territorio cetonese una notevole ricchezza di scoperte riguardanti il periodo etrusco e la formazione di un interessante fenomeno di collezionismo locale, oltre a un utilizzo dei materiali, specialmente lapidei, per l’arredo di giardini di alcune ville patrizie. In altre parole, si conferma così l’invito alla visita delle antichità etrusche di Cetona fatto da George Dennis e da altri viaggiatori del XIX secolo”.