L’esposizione presenta parte dell’ultima produzione dell’artista senese che approfondisce la riflessione avviata già qualche anno fa sperimentando le possibili soluzioni di un uso alternativo delle tecniche ed i materiali propri delle arti classiche.
Una ricerca che affronta direttamente alcune tematiche tradizionali della storia dell’arte, da quella antica fino ai giorni nostri, utilizzando strumenti, metodi e maniere fino a farne oggetto di imitazione loro stessi secondo un procedimento tecnico-concettuale che integra l’opera e l’artista.
Un percorso, in questo caso, interno alla pittura in cui l’artista realizza una serie di Ritratti che hanno come soggetto i passaggi che precedono la raffigurazione e diventano idealmente i modelli da ritrarre: dal supporto al colore.
Opere che documentano gli stadi informali della pittura quando ancora non esiste da un punto di vista figurativo e ne nobilitano tutte le fasi preparatorie nel tentativo di ritrarre la pittura prima della pittura.
Le opere di Eugenia Vanni raffigurano il vero oltre la realtà dell’immagine, alterando, nell’intenzione del ritratto realizzato meticolosamente in punta di pennello, tecnica e materiali in una spirale paradossale che avvolge lo spettatore.
La didascalia diventa un aspetto assai rilevante di questa ricerca rivelando l’artificio nascosto in un ritratto di pittura astratta o nell’imitazione del supporto elevato a soggetto della figurazione.
Alcuni dei lavori di questa serie saranno presentati anche Verona durante l’Art Project Fair in concomitanza con la mostra a Siena, la prima esposizione personale di Eugenia Vanni nella sua città a cui è molto legata – ha dipinto il Palio del luglio 2009 e ha realizzato il Masgalano nel 2008.
La mostra sarà visibile fino all’11 novembre 2017.
Eugenia Vanni (Italia, 1980; vive e lavora a Siena), si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze per poi proseguire a Milano per il biennio specialistico Arti Visive e Studi Curatoriali presso la NABA.
Ha esposto in alcuni dei principali musei Italiani fra cui: Museo MAN, di Nuoro; Museo Marino Marini, Firenze; Museo di Villa Croce, Genova; Museo del Santa Maria della Scala, Siena; Museo Internazionale e biblioteca della Musica, Bologna; Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo, Verona; Museo MAC di Lissone, Museo Pecci, Milano, e in gallerie private e spazi espositivi italiani e europei. Le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni. Oltre alle numerose interviste e recensioni su riviste italiane ed internazionali è stata visiting professor per L’Accademia Royale di Brussels all’interno del progetto Itinera. E’ attualmente docente del corso di Arti Visive / Pittura presso la LABA (Libera Accademia di Belle Arti di Firenze).
Per Siena realizza il Drappellone (2009) e il Masgalano (2008)
Dal 2015 organizza, con Francesco Carone, Il Museo d’Inverno (seasonal contemporary art events) a Siena ospitato nella Contrada della Lupa.