Così il sindaco di Siena, Bruno Valentini, commenta l’ingresso dello Stato nella Banca Monte dei Paschi di Siena, riporta l’Ansa. “L’importante ora è riportare il cliente al centro e ridurre gli stipendi di alcuni manager”, ha aggiunto, ma soprattutto “serve un piano industriale che funzioni”.
Valentini preferisce non sbilanciarsi su come lo Stato si muoverà in futuro, ad esempio se il board del Monte resterà al suo posto: “Fino ad oggi, pur essendo già il maggior azionista – spiega il primo cittadino -, il ministero del Tesoro aveva preferito non esprimersi nelle assemblee. Ora effettivamente la situazione è un po’ diversa. Vedremo se ci sono le capacità, se il Mef ritiene che ci siano”.
“Con il senno di poi è vero che forse si sono persi sei mesi, ma tutto girava intorno al referendum”. Lo dice il sindaco di Siena, Bruno Valentini, rispondendo a chi gli chiede un commento sul fatto che il piano di Mps, dichiarato ‘fallito’ ieri, altro non è che quello che aveva predisposto l’ex ad Fabrizio Viola, poi uscito da Rocca Salimbeni e sostituito da Marco Morelli. “Sì è tardivo, probabilmente è stata una scommessa azzardata, ma non si può ragionare con il senno di poi”, conclude il sindaco.
Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli “ha ragione”. Lo ha detto il primo cittadino di Siena Bruno Valentini, commentando le parole del collega Alessandro Ghinelli secondo il quale sono stati usati due pesi e due misure su Rocca Salimbeni e le 4 banche, tra le quali Etruria, azzerate lo scorso anno. ‘E’ una vergogna’, ha detto stamani Ghinelli che secondo Valentini “ha veramente ragione”.