La consegna provvisoria, si spiega in una nota dell’Agenzia del Demanio, “segna un passo importante per la continuità di utilizzo dell’eremo, fino a luglio dello scorso anno abitato dai padri della comunità premostratense, che per esigenze del proprio ordine hanno dovuto trasferirsi in un altro luogo di culto”.
Al fine di garantire, si spiega ancora, “l’apertura e la tutela di questo bene dal grande valore storico e architettonico, oltre che simbolo della fede cristiana, i frati olivetani hanno raccolto il testimone dai padri premostratensi consentendo così di non interrompere le funzioni religiose”.