Continua ad avere successo il nuovo brand del Consorzio del Vino Nobile. Il restyling del grifo è piaciuto lunedì 2 maggio alle centinaia di operatori e giornalisti che a Zurigo hanno preso parte alla giornata di degustazione promossa dal Consorzio del Vino Nobile presso il Metropol, uno dei locali più in vista della città Svizzera. «Un evento che abbiamo deciso di promuovere in uno dei mercati di riferimento per la nostra denominazione – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini – che anche nel 2015 ha chiuso con il segno positivo e dove sicuramente dobbiamo insistere per rimarcare la qualità dei nostri prodotti ormai indiscussa».
Al Metropol di Zurigo sono stai portati in assaggio il Nobile 2013 e la Riserva 2012. Oltre a questo, nella giornata di lunedì 2 maggio, in collaborazione con la rivista Vinum, il riferimento del settore in lingua tedesca, è stato organizzato un seminario tecnico riservato alla stampa durante il quale il giornalista Christian Eder ha illustrato le peculiarità del Vino Nobile, parlando del territorio e delle zone di produzione di Montepulciano.
Successo per il nuovo logo. Dopo i successi di Prowein e Vinitaly, ancora una volta stupisce in positivo il nuovo brand, derivato dal lungo processo di “restyling”. Il nuovo “sigillo” che accompagnerà i prossimi anni l’immagine coordinata del Vino Nobile è ancora il simbolo di Montepulciano, il grifo, proposto sotto un altro aspetto, ovvero seduto sopra la città, Montepulciano, a salvaguardia di questa, ma con le ali spiegate, pronto a spiccare il volo, così come ha fatto negli ultimi anni il suo vino.
Il mercato. Il mercato svizzero è il terzo di riferimento per l’export del Vino Nobile. Ha chiuso il 2015 con una performance più che positiva crescendo del 7% rispetto all’anno precedente e raggiungendo quota 17 per cento nella torta delle esportazioni. D’altronde, in linea con gli ultimi anni, anche il 2015 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari all’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. A proposito di mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 19 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 16% del totale, mentre è cresciuta del 4% toccando quota 17 per cento, la vendita diretta in azienda.