Ci rassereniamo poi quando in quel pezzo di carta tutto rientra nella normalità e nessuno risulta averci fraudolentemente messo le mani in tasca.
Così un quarantasettenne di Casole d’Elsa, sbirciando con un po’ di attenzione sull’estratto conto della propria carta di credito, pochi giorni fa andava ad osservare una stranezza: una ricarica telefonica da 50 euro. Essendo solito acquistarle le ricariche telefoniche, con una procedura molto diversa, dopo un breve esame di coscienza, facendo il punto sui propri acquisti, concludeva di non poter essere stato lui ad effettuare quella ricarica.
Chi era stato? Si rivolgeva quindi ai Carabinieri della locale stazione che, avvalendosi della collaborazione della società telefonica interessata, individuavano il numero di utenza ricaricato e il suo intestatario. Apprendevano che il sottrattore aveva effettuato una ricarica riuscita e due tentativi non andati in porto per qualche motivo. Di sicuro quel signore possedeva i codici d’accesso all’utilizzo della carta di credito, come li aveva avuti? Abbiamo a che fare con un fine matematico che li ha ricavati attraverso complessi calcoli, oppure con qualcuno che li ha appresi in virtù del lavoro che fa? Tutto ciò deve ancora essere ricostruito, ma intanto il sottrattore è stato denunciato dai militari dell’Arma alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena per frode informatica.
Intanto il 47enne si è rivolto alla sua banca per sostituire quella carta di credito non più sicura, prima che gli si possano fare danni maggiori. Tutto sommato gli è andata bene. Di sicuro con le carte di credito si deve fare sempre attenzione, non perderle mai di vista, non affidarle neppure per un attimo a sconosciuti, perché per clonarle bastano un paio di secondi, semplicemente facendole passare attraverso un apposito lettore.