L’ordigno, rinvenuto dai Carabinieri che avevano provveduto a recintare l’area, è un proietto d’artiglieria da 150mm di nazionalità tedesca lungo 68 cm del peso di 42,5 kg.
L’intervento, coordinato dalla Prefettura di Siena, con l’assistenza sanitaria fornita dalla Croce Rossa Italiana Militare è stato effettuato dal capitano Pietro Pace, dal 1° maresciallo Antonio Pinto, dal sergente Alessandro Callegaris, e dal caporal maggiore capo scelto Giuseppe Dimitri del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza.
La neutralizzazione del residuato bellico è stata effettuata sul posto dopo un primo intervento effettuato dagli artificieri del Centro Tecnico Logistico Interforze di Civitavecchia che hanno verificato che l’ordigno non avesse un caricamento chimico. Per gli artificieri dell 2° Pontieri si è trattato dell’ennesimo delicato intervento di bonifica sul territorio, volto alla eliminazione di una minaccia che nonostante il trascorrere degli anni rimane sempre elevata. Ogni anno gli artificieri denominati tecnicamente nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti Genio dell’Esercito eseguono migliaia di interventi sull’intero territorio nazionale.
L’Eercito, grazie alla connotazione dual-use dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado di intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale in caso di pubbliche calamità e per la bonifica del territorio da residuati bellici.