Settemila persone, ventitremila degustazioni di street food proposte da quarantatrè stand provenienti da tutta Italia, i quattro ristoranti di Villa a Sesta e altrettanti nomi della ristorazione italiana con la stella Michelin. Sono questi i numeri della terza edizione di Dit’Unto, il festival del mangiare con le mani che domenica scorsa ha animato la frazione di Castelnuovo Berardenga con una giornata dedicata al cibo di strada espressione della cucina regionale italiana. Numeri molto positivi a cui si uniscono quelli di “Ville aperte nel Chianti”, che per quattro domeniche, dal 20 settembre all’11 ottobre, ha coinvolto oltre trecento persone nella riscoperta di ville e residenze storiche del territorio, con visite guidate ai giardini e alle cantine e degustazione di vini di produzione locale. In particolare, l’iniziativa ha coinvolto villa Dievole, villa di Canonica a Cerreto, villa dell’Aiola e villa di Monaciano.
“Le due iniziative che hanno animato le ultime domeniche sul nostro territorio – afferma il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi – confermano il dinamismo dell’associazionismo locale e la sinergia che unisce, da sempre, il volontariato con l’amministrazione comunale per valorizzare il nostro territorio e le sue numerose eccellenze. Alla riscoperta del patrimonio storico e architettonico che arricchisce i dintorni di Castelnuovo si è unita domenica scorsa la terza edizione di Dit’Unto, che si è confermato un appuntamento di grande richiamo dedicato allo street food in arrivo da tutta Italia, grazie alla grande collaborazione che ha unito, ancora una volta, volontariato locale e alcuni soggetti privati che operano a villa a Sesta, dai ristoranti all’azienda agricola villa a Sesta. L’amministrazione comunale – aggiunge il primo cittadino – ha rinnovato il suo sostegno a questa iniziativa, in crescita anno dopo anno, convinta del valore che simili eventi hanno per tutto il territorio, unendo paesaggio, eccellenze enogastronomiche, socialità e valorizzazione del nostro patrimonio. Ora ci aspetta subito un altro evento di grande portata, come l’Ecomaratona del Chianti, che ci prepariamo ad accogliere fra poche ore con tante iniziative prima della gara in programma domenica”.
“L’amministrazione comunale – aggiunge l’assessore alla cultura, Annalisa Giovani – sta puntando molto sulla destagionalizzazione del turismo, per incrementare le presenze sul nostro territorio anche oltre i mesi primaverili ed estivi. E’ con questo obiettivo che sosteniamo in maniera convinta iniziative promosse dal Comune e dalle associazioni locali, contando anche sulla disponibilità di soggetti privati come nel caso di ‘Ville aperte nel Chianti’, che puntano a valorizzare le eccellenze paesaggistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche che rendono unico il nostro territorio. La partecipazione straordinaria a ‘Ville aperte nel Chianti’ e il successo di ‘Dit’Unto’ confermano che la direzione intrapresa è giusta”.
Dit’Unto. La giornata ha visto protagonista le migliori specialità italiane dello street food – porchetta, lampredotto, chiocciole del Chianti, piadina romagnola, formaggi campani, risotto mantovano, arrosticini abruzzesi, olive all’ascolana di San Benedetto del Tronto e panini calabresi – accompagnate dai piatti preparati dai quattro ristoranti del borgo (Osteria alla Villa, La Bottega del 30, L’Asinello e Villa di Sotto), dal Circolo Ricreativo di Villa a Sesta e dall’azienda Agricola Villa a Sesta. Ad arricchire il menu itinerante per i moltissimi visitatori sono state le specialità “stellate” proposte da alcuni grandi nomi della ristorazione italiana che vantano la stella Michelin: Valeria Piccini, del ristorante ‘Caino’ di Montemerano; Mauro Uliassi, dell’omonimo ristorante di Senigallia; Gaetano Trovato, del ristorante ‘Arnolfo’ a Colle di Val d’Elsa e Cristiano Tomei, de ‘L’imbuto’ di Lucca. Ad accompagnare i piatti, sono stati i vini dell’Azienda Agricola Villa a Sesta e dell’Azienda Agricola Il Borro di Ferragamo, oltre alle birre artigianali del Birrificio 26 Nero e del Birrificio di Corzano. “Dit’Unto” è stata organizzata dal Circolo Arci Villa a Sesta, in collaborazione con i quattro ristoranti del Borgo e l’azienda Agricola di Villa a Sesta, contando sul patrocinio del Comune di Castelnuovo Berardenga.