Paolo, la prossima carriera di agosto si affronta con più serenità dopo il bellissimo successo di luglio, non è vero?
“Sicuramente sì. La vittoria aiuta, ma dobbiamo tenere i piedi per terra perché farci prendere dall’entusiasmo sarebbe un errore. A luglio abbiamo vinto, adesso ci apprestiamo ad affrontare un altro palio e dobbiamo scordarci di quello passato”.
Nonostante tutto sarà un palio complicato, con tante rivali, con l’Oca e con l’Onda, anche se voi non considerate quest’ultima come una vostra avversaria.
“Sì, confermo che per noi sono 8. Comunque siamo ormai abituati perché gli ultimi palii sono stati tutti così. Dal canto nostro lo affronteremo con la massima serenità e tranquillità sapendo che tutte le contrade che corrono hanno sete di vittoria e vorranno anche far perdere la loro rivale”.
Veniamo al rapporto con Andrea Mari, un legame che viene da lontano e che a luglio vi ha portato alla vittoria. Ad agosto si riparte da lui?
“Come dicevi, il rapporto con Andrea parte da lontano, è profondo e consolidato e per fortuna a luglio ci ha visti grandi protagonisti. Stiamo parlando di un grande uomo e di un ottimo professionista, preparato, allenato e determinato. A luglio il feeling con la contrada è stato eccezionale, e penso che il clima e l’atmosfera che si sono venuti a creare nella Torre siano stati elementi fondamentali per la conquista della nostra grande vittoria. Come ho detto più volte, il palio di luglio è stata un’esperienza fantastica e sarebbe bellissimo poterla vivere un’altra insieme a lui, ma siamo realisti e sappiamo che Andrea è uno dei fantini più ambiti e non vogliamo che ci siano limitazioni perché sarebbe controproducente per entrambi. Pertanto siamo aperti anche ad altri obiettivi”.
Come Trecciolino e Bighino per esempio, visto che sembrano due piste calde…
“Sono due piste calde come lo sono altre. Al momento attuale gli unici due fantini che la Torre non può montare sono Giovanni Atzeni e il Caria, per il resto abbiamo ottimi rapporti con tutti, con alcuni più consolidati e con altri meno, ma la Torre non è preclusa a nessuno. Molto dipenderà da loro e dalla situazione che si verrà a creare il 13 dopo l’assegnazione”.
Argomento cavalli. Dopo il lotto alto di luglio, c’è la possibilità di una scelta diversa ad agosto, visto che le voci parlano di alcune assenze eccellenti. Cosa ne pensi?
“Questa domanda non manca mai ed io rispondo sempre allo stesso modo. Come dicevi si tratta solo di voci ed è quindi inutile parlarne senza fatti certi. Aspettiamo tutto l’iter delle previsite, delle prove di notte e delle batterie e poi sceglieremo al meglio per creare un lotto omogeneo. Se ci saranno le punte le prenderemo, altrimenti faremo senza”.
Parlando anche con altri capitani, una delle negatività di luglio è stata la mossa troppo lunga. Pensi anche te che tempi più ristretti possano diminuire i rischi sia ai canapi che in corsa?
“E’ difficile dirlo. Il palio deve svolgersi secondo le sue dinamiche. Se la contrada di rincorsa ha la rivale tra i canapi è normale che aspetti il momento giusto per entrare. E’ una cosa normale che non si può cambiare. Credo che l’unicità e la bellezza del palio siano proprio nella sua particolarità”.
Ultima domanda. A luglio ci sono state molte polemiche per quanto avvenuto in corsa tra due contrade rivali. Cosa ti aspetti per agosto, vista la presenza di molte avversarie?
“Quello che mi ricordo di luglio è che ha vinto la Torre e voglio ricordare solo quello, anche perché non sono nessuno per giudicare l’operato dei fantini e delle contrade. Se l’obiettivo è far perdere la rivale, ognuno è libero di farlo nel modo in cui ritiene più opportuno, poi ci sarà il regolamento a valutare i comportamenti”.