Obiettivo del bando: aumentare la competitività delle imprese agricole tramite una maggiore remunerazione dei prodotti che si realizza attraverso la riduzione dei soggetti intermediari nell’ambito della filiera. Tra gli obiettivi prefissati anche il miglioramento ambientale.
La dotazione finanziaria è 3 milioni di euro, il tasso di contribuzione varia in base alla natura delle spese ammissibili: 70 per cento per le spese immateriali, 40 per cento per le spese materiali.
L’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di aiuto è pari a 150 mila euro. Non sono ammesse le domande con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 30 mila euro.
I progetti dovranno essere presentati contestualmente alle domande di aiuto sul portale di ARTEA dal 1° aprile fino al 31 maggio.
“Con questo bando è nostra intenzione – spiega il vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – dare ulteriore impulso alla filiera corta in Toscana nelle sue diverse forme di applicazione, favorendo così il consolidamento dei rapporti tra le imprese agricole e i consumatori; un elemento questo di fondamentale importanza in termini di sostegno alle produzioni agricole e agroalimentari toscane che si basa sulla conoscenza del vero valore dei nostri prodotti e sulla fiducia nei confronti dei nostri agricoltori. Rispetto ai precedenti bandi in cui è stata attivata la sottomisura 16.4, in questa edizione sarà possibile beneficiare anche di un contributo per la dotazione di macchine e attrezzature che consentiranno alle imprese di migliorarsi in termini di logistica e commercializzazione dei prodotti”.
Tutti i soggetti beneficiari dei contributi devono appartenere ad una delle tipologie previste nel bando, che sono: le imprese agricole iscritte alla CCIAA ed in possesso di Partita Iva, le Pmi operanti nel settore agro-alimentare, le comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, le associazioni, le organizzazioni dei produttori, le cooperative agricole di conferimento, le organizzazioni di categoria agricole e cooperative. Per tutti è necessario avere una sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Toscana.
I partner di progetto dovranno costituire un Accordo di partenariato che potrà prendere la forma di Raggruppamento temporaneo di impresa, Associazione temporanea di scopo o di Rete contratto. Tra di loro dovrà essere indicato un capofila che sarà l’unico interlocutore nei confronti della Regione Toscana.
Con questo bando si finanziano interventi finalizzati a:
a) creare nuove forme di cooperazione commerciale tra piccoli operatori indipendenti nelle filiere agroalimentari, con lo scopo di raggiungere economie di scala non raggiungibili isolatamente, di consolidare le relazioni tra gli operatori di filiera e di ridurre il numero dei soggetti intermediari;
b) sviluppare nuove forme di vendita per avvicinare i produttori di base ai consumatori finali, per accrescere e consolidare la competitività delle imprese agricole, per sostenere la creazione di sbocchi di mercato dei prodotti di nicchia;
c) promuovere e valorizzare a raggio locale le produzioni commercializzate in forma aggregata con sviluppo del senso di fiducia e di appartenenza al territorio, promuovendone l’identità nei consumatori e negli operatori economici anche attraverso il ricorso a sistemi di tracciabilità delle produzioni locali.