“Sicuramente ci sono delle lacune gravi nella prima inchiesta, la seconda ha scontato il fatto che è stata svolta a distanza di anni”. A dirlo Pierantonio Zanettin, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi – avvenuta il 6 marzo 2013 -, in riferimento alle due inchieste della Procura di Siena archiviate poi come suicidio sul decesso dell’ex capo comunicazione di Banca Mps.
“Nella prima inchiesta ci sono aspetti di superficialità che lasciano perplessi” ha affermato Zanettin durante l’incontro con la stampa in Prefettura al termine della due giorni a Siena di sopralluoghi e audizioni da parte della Commissione.
Specificando come negli ultimi due giorni “non sono emersi elementi nuovi”, il presidente della Commissione ha aggiunto che ”a lasciarci perplessi è la modalità del suicidio con la caduta di spalle. Ci sono poi elementi di discrasia sugli orari delle riprese della telecamera di videosorveglianza e sulle ultime telefonate di Rossi.
Vogliamo arrivare al termine del nostro lavoro con la produzione di una documentazione tecnica e per questo abbiamo deciso di effettuare delle perizie e tra queste la simulazione della caduta dalla finestra attraverso un manichino di uguale peso e misura di Rossi”.
Zanettin ha infine rivolto un appello a parlare a chi possa avere informazioni: “Ora è l’ultima occasione per trovare la verità, possono rivolgersi a noi”.