Così un intervento della lista civica CambiAmo San Gimignano.
“Gli ricordiamo – prosegue la lista di minoranza -, che il 26 novembre scorso, durante una riunione tecnica per il San Domenico, ad una nostra proposta di concentrare tutti i punti, nell’ultimo Consiglio del 2020, quindi non indicendo questo consiglio del 9 dicembre, ci fu risposto che i punti all’ordine del giorno (in realtà a quella data ce n’era solo uno previsto, cioè quello che riguarda l’approvazione dell’accordo di concessione del San Domenico) erano parte di decisioni improrogabili. I punti sono poi diventati tre. Un punto è stato annullato sabato, e l’altro riguardante il San Domenico, il lunedì pomeriggio con una scusa, a dir poco irrilevante. Se il Presidente della Regione o un suo delegato volevano essere presenti alla discussione del punto che riguarda il San Domenico, avrebbero dovuto partecipare al Consiglioieri mattina, in video conferenza, visto che era già fissato da più di una settimana, e documenti già resi pubblici da diversi giorni e non dover rimandare la discussione ad un’altra data a loro comodo. Questo, è stato un comportamento estremamente scorretto, nei confronti di noi consiglieri di minoranza e maggioranza.
Probabilmente abbiamo fatto un errore formale nell’abbandonare il Consiglio senza aspettare la risposta del Sindaco, e di questo, per quel che vale, non possiamo che scusarci con lo stesso intero Consiglio. Meno formali ma pesantemente sostanziali sono state le parole dello stesso Sindaco dopo che abbiamo lasciato la seduta. Sono state inesatte e offensive, e meritano una nostra replica che per il momento faremo qui, nell’attesa del prossimo Consiglio.
Evidentemente la posizione che attribuisce al sindaco pro-tempore il ruolo di primo cittadino, non attribuisce allo stesso la prerogativa di impartire lezioni politiche a chiunque, meno che mai autorizza lo stesso a dispensare patenti di correttezza e di trasparenza. La nostra “uscita” parla proprio di questo, di correttezza e trasparenza, concetti basilari che è stato molto più facile mistificare con dozzinali affermazioni anziché spendere due parole sul perché di certi comportamenti svilenti da parte sua e della maggioranza nei confronti della minoranza. Come detto abbiamo fatto un errore formale, semmai questo dice in maniera palese quanto il ruolo politico che i cittadini ci hanno attribuito sia vissuto da parte nostra con impegno costante e con grande trasporto emotivo autentico. Non stiamo recitando una parte in commedia, stiamo imparando a diradare anche la nebbia che ci viene profusa a piene mani in determinate situazioni. A dimostrazione di questo parlano i nostri “numerosi” accessi agli atti e i frequenti colloqui con i dirigenti dei vari uffici comunali, per informarci e prepararci sui vari argomenti che riguardano l’amministrazione della nostra città.
Inoltre, la dote della “trasparenza” dell’amministrazione, che lui sventola di continuo in tutti i Consigli e nelle sue dirette con i cittadini, gli ricordiamo che oltre ad essere il “fondamento” di uno Stato democratico, è imposta dalla legge. Trasparenza, che purtroppo, nei nostri confronti, in alcune occasioni è mancata. E con questo rimandiamo al mittente le accuse di scorrettezza istituzionale!”