di poter svolgere il Consiglio in aula nel rispetto pieno delle normative di prevenzione, si è trovato a trattare uno degli ordini del giorno più importanti per la città in un clima surreale che, anche per motivazioni tecniche, ha reso difficoltoso un pieno confronto fra i consiglieri, particolarmente sull’adozione del Piano operativo ed il Piano urbano della mobilità sostenibile.” Così un intervento del Gruppo consiliare In Campo.
“Il Gruppo consiliare In Campo, manifestando le propria perplessità, ha espresso il voto contrario ad entrambe le proposte di delibera.
Il Piano Operativo, pur contenendo alcuni interventi ipotizzabili, non ha niente delle caratteristiche di un piano strategico che ridisegna il futuro della città, ma si limita ad essere un mero elenco di opere che rispondono ad esigenze singole. Colpisce anche il modo, quasi frettoloso, che la Giunta ha adottato per la sua approvazione, senza rendere agevole ai consiglieri la consultazione della corposa documentazione tecnica. A voler pensare male viene il sospetto che il distanziamento sociale sia stato sfruttato per far passare un piano senza tutta la necessaria indagine e discussione.
La nostra è una opposizione non pregiudiziale, quello che ci interessa evidenziare è l’assenza di visione per il futuro della città, del suo sviluppo economico, oltre che la mancanza di un coordinamento con i comuni limitrofi.
Dalla discussione nata all’interno della nostra associazione è emerso anche che questo piano operativo ha il limite di essere stato pensato prima della pandemia, ma la nostra convinzione è che dopo il Coronavirus gli scenari sono talmente cambiati e le priorità sono così ridefinite che sarebbe stato necessario sospenderne l’approvazione per una ulteriore e più approfondita analisi.
Ci chiediamo infatti se i nuovi progetti residenziali siano giustificati alla luce della situazione attuale della città o se al contrario non fosse stato più opportuno concentrare l’attenzione sulla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio esistente, in modo particolare quello del centro storico.
Non si sottrae a critiche analoghe il PUMS, che mantiene alcune proposte elettorali di De Mossi, irrealizzabili allora, nemmeno proponibili oggi, mentre riprende, estendendoli, provvedimenti della precedente giunta, come le ARU, che nel 2018 furono oggetto di aspre critiche.”