Pertanto, l’attuale situazione derivante dall’emergenza sanitaria ha prodotto, sta producendo e produrrà enormi danni. Forza Italia, pertanto, chiede che sia riservata un’attenzione particolare a questo settore attraverso interventi effettivi e urgenti già in drammatico ritardo o assenti.” Così una dichiarazione del coordinatore comunale di Forza Italia Siena, Pier Paolo Poggioni, del coordinatore provinciale, Lorenzo Lorè, e della responsabile provinciale comunicazione, Maria Concetta Raponi.
“Tali interventi certamente devono riguardare l’immissione di liquidità ma ciò non è certamente sufficiente. Occorrono interventi che consentano al settore non solo di tamponare l’attuale crisi ma che ne permettano la progressiva ripartenza. Sotto questo profilo, non possono essere considerati sufficienti i differimenti dei pagamenti delle imposte perché le successive scadenze dovranno essere affrontate da aziende allo stremo e, pertanto, saranno costrette ad usare la liquidità a tale scopo. E’ da osservare, inoltre, che la liquidità ottenuta attraverso prestiti bancari – sempre se verranno ottenuti, in quali tempi e in quale misura – non risolve i problemi strutturali pregressi e tanto più quelli attuali e in prospettiva, risolvendosi in ulteriori indebitamenti, seppure assistiti da garanzia statale che costituisce uno scudo solo per le imprese bancarie.
Occorre, viceversa, cogliere l’occasione per intervenire strutturalmente nel settore attraverso la leva fiscale/contributiva e non solo. Il mantenimento del tessuto imprenditoriale, cioè, non lo si assicurerà attraverso i soli interventi emergenziali e con il mero differimento di adempimenti.
“Occorre, quindi, intervenire in via d’urgenza attraverso l’esonero della tassazione e degli oneri contributivi – e non mediante il solo differimento – per un periodo coincidente con l’emergenza sanitaria fino al definitivo rientro della stessa. Occorrono aiuti concreti per il sostenimento, per esempio, delle locazioni e di altri costi fissi, e ciò, come detto, non solo attraverso prestiti bancari. Occorre procedere, inoltre e finalmente, al ridimensionamento del carico fiscale e del peso contributivo, con conseguente possibile mantenimento di una buona parte del tessuto imprenditoriale e di una verosimile incentivazione al mantenimento del tasso occupazionale. Occorre ipotizzare incentivi – oltre ai voucher che coprono situazioni pregresse – per esempio attraverso la detraibilità – o al credito di imposta – delle spese legate al turismo e alla cultura. E’ necessario incentivare e migliorare gli attuali meccanismi di composizione delle crisi aziendali attraverso un migliore e meno oneroso accesso alle misure di risoluzione delle stesse. Deve essere, poi, prevista la riapertura attraverso l’assicurazione dei sistemi di protezione/sanificazione e mediante una valutazione ponderata delle diverse connotazioni territoriali.
Il tutto accompagnato da un attento monitoraggio dell’andamento del settore a cui devono essere calibrate le predette misure, non perdendo di vista l’esigenza di ottenere sicuri via libera da Bruxelles.”