A seguire dibattito sulla vendita delle quote societarie delle Terme di Chianciano S.P.A.
“Le cure termali fanno parte del servizio sanitario e in maniera del tutto naturale ci colleghiamo all’articolo 32 della Costituzione Italiana che cita: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti – spiega una nota del Pci della Valdichiana Senese -. Nel dettaglio: La particolare importanza che il costituente riconosce alla salute si spiega in quanto si tratta di un diritto fondamentale ed inviolabile della persona.
Punto del nostro programma elettorale è lo sviluppo delle cure sanitarie termali da parte del sistema pubblico che deve essere garante dei diritti. sociali. Estromettersi dalla gestione delle Terme di Chianciano, tramite la vendita delle proprie quote (da parte del Comune di Chianciano Terme e della regione Toscana), annullando di fatto la presenza pubblica che dovrebbe garantire il diritto di cui sopra, appare (secondo noi) come una “fuga” vera e propria dalle proprie responsabilità.
Viene passato come giusto il concetto di privatizzazione del sistema sanitario, tanto caro a tutti i governi italiani dal 1990 in poi. Compito di noi Comunisti è non solo e non tanto di resistere a questa macelleria sociale, ma di assumersi la responsabilità storica di abbattere (anche) questa sciagurata visione, attraverso un pensiero lungo, una visione strategica: quella cioè di riportare il servizio sanitario regionale e nazionale pubblico ad un modello a carattere – veramente, sul serio – universale, garante di diritti, dismettendo il carattere selettivo che la sanità toscana ha ormai assunto; considerare la sanità (e il sociale) come settori di investimento per garantire diritti fondamentali (alla salute e alla protezione sociale) e farne nuovamente un volano economico; investire in prevenzione e in territorio; creare buon lavoro e sana occupazione. Seguire le linee guida del 2003, coinvolgendo i comuni del territorio, i lavoratori, la popolazione, le piccole aziende nell’acquisizione delle quote societarie della Terme SPA, ciò poteva esser fatto. La città ed il territorio hanno diritto ad essere coinvolti, ne va del loro futuro.
Ricordando a tutti che i servizi sanitari non non possono generare profitto se non quello sociale, non sono un mercato… ma un diritto fondamentale ed inviolabile”