organizzato dall’associazione culturale “A piccoli passi” in collaborazione e con l’Università degli studi di Siena e il Comune di Monteroni d’Arbia, che hanno anche dato il patrocinio.
All’appuntamento parteciperanno la professoresse dell’Università di Siena Maria Teresa Dotti, del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze, e Patrizia Marti del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive. Con loro ci sarà la dottoressa Sabrina Colella della Cooperativa sociale Comunità e persona.
Maria Teresa Dotti, specializzata in neurologia, illustrerà i principali disturbi cognitivi e comportamentali caratteristici della demenza, in particolare della malattia di Alzheimer, e farà il punto sulle più recenti indagini di laboratorio di ausilio nella diagnosi e nello screening delle forme della malattia in fase iniziale. Verranno inoltre discusse le possibili strategie terapeutiche in materia.
Patrizia Marti svolge i suoi studi sui sistemi di elaborazione delle informazioni in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria. Con il suo intervento evidenzierà l’importanza dell’uso di robot come ausili non farmacologici nella demenza, in più presenterà alcune ricerche svolte con un robot, denominato Paro, che ha le sembianze di un cucciolo di foca ed è stato utilizzato in sperimentazioni ispirate alla pet therapy.
Sabrina Colella approfondirà il tema della cosiddetta Terapia della bambola (Doll therapy), che trova ampio utilizzo nella pratica clinica e che nasce all’interno della Terapia del giocattolo, diffusa dagli anni Ottanta negli Stati Uniti e in Australia. Gli studi condotti da allora confermano che l’uso dei giocattoli favorisce, in anziani con varie forme di demenza, sentimenti positivi di attaccamento e sicurezza, con conseguenti miglioramenti nella comunicazione e una diminuzione dei comportamenti aggressivi e oppositivi.
L’associazione culturale A piccoli passi ha portato avanti, nell’ultimo anno, proprio un progetto di Doll therapy che ha avuto risultati molto prestigiosi. In particolare, ha acquistato le speciali bambole, che sono indispensabili per le loro caratteristiche, e le ha donate ad alcune strutture di Siena e provincia, Inoltre, ha formato, con appositi corsi, 28 operatori, che adesso sono specializzati in Terapia della bambola e possono quindi dare un contributo fondamentali nelle strutture dove viene adottata.