che a Verona ha registrato complessivamente 125mila presenze da 145 nazioni, per oltre 4.600 aziende espositrici provenienti da ben 35 paesi e dislocate su oltre 100mila metri quadri espositivi.
Un successo di visitatori confermato anche dal Consorzio Chianti Colli Senesi, presente in fiera con le annate del 2015, 2016, 2017 e alcuni giovanissimi 2018, a cui si sono aggiunte diverse riserve, proposte da circa 20 aziende in degustazione presso il bancone consortile. Presso lo stand inoltre, tre le aziende presenti con il produttore: Allegretti (Castelnuovo B.ga), Il Drago e la Fornace (Colle di Val d’Elsa), San Gregorio (Chiusi).
“Un Vinitaly molto vivace e partecipato già dalla domenica – afferma Cino Cinughi de Pazzi, presidente del Consorzio Chianti Colli Senesi, oramai giunto alla sua nona edizione vissuta al comando del Consorzio – con tantissime presenze importanti quali operatori di settore sia italiani che esteri. Presso lo stand si sono alternati infatti diversi appuntamenti con importatori provenienti sia da paesi europei, i cui mercati sono calati in quantità ma cresciuti in valore, sia da paesi come Cile e Brasile, le cui piazze sono in continua crescita. Per quanto riguarda invece il mercato italiano, le vendite del Chianti Colli Senesi registrano un trend di continua crescita, poiché i nostri vini si confermano molto adatti ai profili dei nuovi consumatori, che ricercano vini freschi e di pronta beva, adatti anche a quel consumo fuori pasto che caratterizza tutte quelle occasioni di intrattenimento non troppo formali. A conferma di ciò – continua Cinughi – sono infatti stati molti gli apprezzamenti per le nostre etichette presenti in fiera, che si sono confermati prodotti di ottima qualità, capaci di sfidare un mercato sempre più esigente e attento al rapporto qualità prezzo.”
Come da diversi anni inoltre, anche per questa edizione la parola d’ordine è stata “unione”. Il Chianti Colli Senesi si è presentato infatti alla kermesse veronese assieme agli altri consorzi di sottozona, Chianti Colli Fiorentini e Chianti Rufina, in un’area dedicata adiacente a quella del Consorzio Chianti, che ha riunito sotto il suo cappello rosso tutto lo stile e lo spirito di questo incredibile territorio, che con i suoi vini e le sue diverse identità, è sempre capace di evocare l’idea dell’eccellenza e della bellezza della Toscana, da sempre prestigiosa meta di un turismo amante dello stile e del bien vivre.
“Abbiamo partecipato a questa edizione di Vinitaly – ha concluso Cinughi – con il nostro immancabile entusiasmo e certi di muoverci nella direzione giusta, quella dell’unione e del filo comune che lega i nostri consorzi di sottozona, in un’area Chianti fatta da identità ben definite e territori molto particolari, ma uniti da finalità e energie comuni, il cui risultato non potrà che essere quello di una maggiore coesione e visibilità su un mercato sempre più esigente e difficile”.
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Immagini Alessia Bruchi © FotoStudio Siena
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