Nelle prime ore del 7 gennaio scorso, a Poggibonsi, i Carabinieri della locale Compagnia hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare (una in carcere, l’altra agli arresti domiciliari), emesse dal GIP presso il Tribunale di Siena, nei confronti di due pregiudicati, di 39 e 52 anni, il primo dei quali dipendente di una ditta operante nel settore dei rifiuti speciali pericolosi con sede a Poggibonsi, responsabili di “atti persecutori” e “incendio aggravato” in concorso.
L’attività di indagine, condotta congiuntamente dai militari della Stazione di Colle di Val d’Elsa e dal NORM della Compagnia, è scaturita da approfondimenti investigativi su un incendio avvenuto l’11 gennaio scorso in località Borgatello a Colle di Val d’Elsa, appiccato ad un’autovettura in uso a una ex dipendente della ditta di rifiuti per mano di due uomini.
Le indagini hanno chiarito le responsabilità degli indagati in ordine all’episodio delittuoso, mettendo in luce anche condotte minatorie e persecutorie, da parte degli stessi, nei confronti di altri ex dipendenti che transitavano in imprese concorrenti, operanti sullo stesso territorio.
I militari dell’Arma hanno anche evidenziato le responsabilità del titolare della ditta indagato per gli stessi reati e ritenuto il presunto mandante delle azioni criminose finalizzate sostanzialmente a costituire posizioni di prevalenza nei confronti di altre società del settore dei rifiuti operanti prevalentemente nelle province di Siena e Firenze.
I particolari delle indagini, che sono state coordinate dal pm della Procura di Siena, Niccolò Ludovici, sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Comando provinciale dei Carabinieri di Siena dal comandante provinciale, Colonnello Stefano Di Pace, e dal comandante della Compagnia di Poggibonsi, Maggiore Sergio Turini.