Organizzata in coordinamento con le ASL di Veneto, Toscana e Lazio, con la donazione, che ha visto interessate le città di Legnago, Pisa, Livorno, Siena, Pistoia, Grosseto e Bracciano sede dei reparti della Folgore, sono stati raccolti circa 90 litri fra sangue e plasma.
In linea con i principi di altruismo e di generosità che contraddistinguono da sempre i Paracadutisti, la donazione di sangue, oltre a rappresentare un dovere civico è un gesto concreto di solidarietà, semplice per chi dona, ma fondamentale per quanti stanno soffrendo e per i quali ricevere una donazione può rappresentare, a volte, l’unica possibilità di sopravvivenza.
La disponibilità di adeguate scorte di sangue è un patrimonio collettivo cui, donne, uomini, giovani, vecchi, bambini, compresi noi stessi e le persone che ci sono più care può attingere in caso di necessità.
«Ringraziamo sentitamente i Parà per la loro sensibilità – commenta il dottor Giuseppe Campoccia, responsabile del centro emotrasfusionale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese -. Il mio ringraziamento vuole estendersi a tutte le associazioni, ai gruppi di donatori, alle contrade di Siena e alle altre organizzazioni del territorio che decidono di celebrare le Feste con una donazione di sangue o di emocomponenti. È sempre importante mantenere alta l’attenzione sul tema della donazione – conclude il dottor Campoccia -, visto che il sangue donato viene destinato, tra le altre cose, a molti tipi di pazienti, da quelli oncologici alle persone che hanno emorragie importanti per traumi, interventi chirurgici o trapianti, e alle donne durante il parto».
Nutrita la delegazione del 186° Reggimento Paracadutisti Folgore di Siena che ha deciso di donare il sangue per Natale con l’obiettivo di far diventare l’iniziativa una piacevole ricorrenza, non solo delle Feste, ma periodica ed estesa a tutto l’anno.